Biblioteca chiusa a Imperia, Carla Nattero (Sinistra Italiana): “Un ulteriore schiaffo alla città”
Dure le reazioni alla decisione del sindaco Capacci dopo il provvedimento in vigore da due giorni
Imperia. Quando la cultura finisce in mezzo a una strada. E’ proprio il caso di dirlo. Perché a due giorni la biblioteca Lagorio si è trasferita sotto un gazebo in piazza De Amics. I bibliotecari (che non mollano) hanno svolto il servizio prestito sotto il porticato.
Una storia che non ha mancato di sollevare anche accese proteste nel mondo politico. Sulla vicenda si registra anche l’intervento di Carla Nattero, già assessore nella giunta Berio e poi consigliere di opposizione nell’amministrazione Sappa. “Il sindaco Carlo Capacci non ha avuto la sensibilità né culturale né politica necessaria a governare una città – sottolinea senza fare neppure troppi giri di parole – Questo è un mio giudizio consolidato, dopo quattro anni di governo. Stento a credere però che non riesca a capire quale ruolo fondamentale la biblioteca abbia svolto in questi anni al di là dei suoi stessi compiti. E’ rimasta l’unico presidio culturale in una città del tutto depredata: con il teatro chiuso, il centro culturale polivalente chiuso, la sede storica del liceo classico chiusa. Il museo navale e villa Grock aperti a spizzichi”.
Per Carla Nattero “chiudere anche la biblioteca è un ulteriore schiaffo alla città che nessun cittadino capirebbe. Se non vuole essere travolto, Capacci tiri fuori, senza cercare alibi ridicoli, le poche decine di migliaia di euro necessari a mettere la biblioteca in sicurezza e la apra al più presto”.