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A chi era destinata la droga di Pasqua sequestrata dai carabinieri a Francesco Guastamacchia?

15 aprile 2017 | 07:22
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A chi era destinata la droga di Pasqua sequestrata dai carabinieri a Francesco Guastamacchia?

Gli uomini del tenente colonnello Pier Enrico Burri proseguono in più direzioni: il proprietario dell’alloggio sarebbe ignaro di tutta la vicenda

Imperia. Lui, Francesco Guasmacchia, è in carcere a Imperia con l’accusa di traffico di sostanze stupefacenti ed è stato trasferito nel carcere di Imperia, mentre i carabinieri indagano per capire da dove provenisse tutto quel carico di droga. Marocco? Spagna? E a chi era destinato lo stupefacente sequestrato a questo personaggio torinese di 43 anni che le forze dell’ordine conoscevano bene.

I carabinieri del nucleo investigativo, coordinati dal tenente colonnello Pier Enrico Burri, stanno raccogliendo informazioni e cercando di ricostruire le tappe del viaggio del trafficante di hashish e marijuana che è approdato in Riviera. Forse non era la destinazione del suo percorso e probabilmente non era neppure solo. Non viene escluso che qualcuno possa aver fatto da staffetta alla Suv imbottito di stupefacente, ben 360 chilogrammi fra hashish e marijuana: 287 chili di hashish, suddiviso in nove scatole e circa 73 chilogrammi di marijuana, divisa in 23 fra buste e sacchetti. 

Si comincia ad indagare allora mandando le lancette dell’orologio indietro a giovedì mattina quando al casello autostradale di San Bartolomeo al Mare una pattuglia della stazione dei carabinieri di Diano Marina del luogotenente Umberto Salvatico nota qualcosa di strano: un uomo, poi identificato in Francesco Guastamacchia scendere da un Suv con targa spagnola per poi salire su una seconda vettura. Ritornare al casello e risalire sul fuoristrada per poi riprendere il viaggio verso Cervo.

Qui, i militari che avevano deciso di seguire gli spostamenti dell’automobilista, effettuando un’irruzione nell’appartamento dove era appena entrato il 43enne scoprendo che i sacchi che aveva scaricato poco prima dall’auto erano carichi di droga. Gli uomini del tenente colonnello Pier Enrico Burri proseguono in più direzioni: il proprietario dell’alloggio sarebbe ignaro di tutta la vicenda. Ma gli accertamenti non sono ancora conclusi e forse qualcosa si potrà scoprire quando il Guastamacchia sarà interrogato e deciderà eventualmente di parlare.