Taggiasca-Giuggiolina, M5S: “Assessore Mai relazioni al più presto in commissione agricoltura”

10 marzo 2017 | 16:48
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Taggiasca-Giuggiolina, M5S: “Assessore Mai relazioni al più presto in commissione agricoltura”

De Ferrari: “No a percorsi calati dall’alto e nelle segrete stanze, serve la massima partecipazione possibile”

Liguria. “L’assessore Mai venga in Commissione III a relazionare sul percorso di protezione della cultivar Taggiasca. E poi via libera alle audizioni di tutte le associazioni coinvolte.”

È l’appello rivolto ufficialmente da Marco De Ferrari, portavoce del MoVimento 5 Stelle Liguria, in seguito alla richiesta di registrazione della Taggiasca Dop avanzata dal comitato promotore al Ministero dell’Agricoltura e alla Regione.

“Come abbiamo sempre sostenuto, il percorso di protezione della cultivar Taggiasca non deve escludere nessuno dei nostri piccoli coltivatori liguri e deve essere portato avanti alla luce del sole attraverso la più ampia partecipazione e sostenuto dalla completa coesione territoriale – sottolinea De Ferrari – Il percorso DOP non deve essere catapultato dall’alto e divisivo come quello proposto dalla Giunta Toti. Si tratta di una procedura restrittiva che farebbe sbalzare fuori mercato circa il 70% dei coltivatori locali, tra cui il settore biologico, fiore all’occhiello della produzione ligure. Le alternative esistono, compreso un percorso scientifico promosso dall’Università.”

“Sono mesi che cerchiamo di portare all’attenzione della Giunta Toti le istanze provenienti dal territorio – ricorda il portavoce M5S – Il 22 settembre abbiamo portato il caso all’attenzione della Commissione alla presenza dell’assessore Mai; il 13 novembre abbiamo partecipato al presidio organizzato dal comitato SalvaTaggiasca a Olioliva a Imperia; il 13 dicembre abbiamo portato il caso in Consiglio attraverso un’interrogazione specifica in aula.”

“Dopo la relazione dell’assessore Mai, che riteniamo urgente e prioritaria – conclude De Ferrari – auspichiamo l’avvio di un serio percorso partecipato attraverso le audizioni di tutte le associazioni coinvolte, a tutela della cultivar taggiasca. Il Comitato SalvaTaggiasca è riuscito a raccogliere in poche settimane oltre 600 firme di coltivatori locali. Queste persone hanno il diritto di far sentire la propria voce all’interno delle istituzioni.”