“Switch” di Imperia partecipa alla Biennale dello Spazio Pubblico a Roma
La sperimentazione promossa dagli architetti imperiesi è un esempio di buona pratica a livello nazionale
Imperia. Switch, l’iniziativa promossa dall’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Imperia per promuovere il riuso di spazi in abbandono, è stata selezionata dalla Biennale dello Spazio Pubblico 2017 e parteciperà alla manifestazione che si terrà a Roma presso il Dipartimento di Architettura di Roma Tre dal 25 al 27 maggio 2017.
La selezione da parte della Biennale è motivo di grande orgoglio perché sottolinea la rilevanza a livello nazionale della sperimentazione che stiamo conducendo sul deposito franco ex SALSO, avviata grazie alla collaborazione del Comune di Imperia, del Settore Porti e Demanio Marittimo e dell’Agenzia delle Dogane che hanno dato la disponibilità di testare concretamente le opportunità derivanti dalla gestione di un processo di inclusione sociale e partecipazione della collettività.
La Biennale dello Spazio Pubblico è promossa dall’Istituto Nazionale di Urbanistica, dal Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, dall’Ordine degli architetti di Roma e dal Dipartimento di Architettura dell’Università Roma TRE, con la collaborazione di UN-Habitat e di ANCI, per dare rilevanza ai soggetti che promuovono sul territorio nazionale politiche e progetti di rigenerazione urbana sostenibile dello spazio pubblico, offrendo l’opportunità di condividere le esperienze positive dei principali protagonisti della scena urbana.
La presenza di Switch alla Biennale rende merito e darà certamente grande visibilità ai patrocinatori e partner dell’iniziativa che hanno garantito l’attuazione del percorso, oltre a tutti i soggetti che hanno materialmente collaborato all’allestimento degli spazi, scommettendo su un approccio innovativo e concreto.
Il percorso di Switch, nel deposito franco ex SALSO, sta proseguendo senza sosta da un lato con il laboratorio di progettazione partecipata aperto alla Cittadinanza, dall’altro con una azione di verifica di tutte le procedure necessarie ad attivare il possibile riuso degli spazi doganali.
Il primo obiettivo è quello di attivare a breve un calendario di attività temporanee per il riuso della SALSO, già presentate all’Amministrazione Comunale, secondo le proposte raccolte lo scorso 18 febbraio. La seconda giornata del laboratorio di idee SWITCH si è focalizzata sulla creazione di un calendario di iniziative e di eventi di uso temporaneo dell’ex SALSO, sviluppando e approfondendo tra le proposte emerse lo scorso novembre quelle che da subito potrebbe essere sperimentate.
Il metodo di lavoro proposto ai partecipanti del laboratorio di idee è infatti quello della temporaneità e della partecipazione. Usi temporanei e collaborazione consentono di sperimentare la valorizzazione di un bene accogliendo e attraendo la creatività artistica e sociale del territorio assieme a quella di imprese e attività economiche.
Hanno partecipato al laboratorio oltre 50 persone, circa 20 tra associazioni, gruppi informali e imprese. Le ipotesi proposte spaziano da un mercato settimanale di prodotti agricoli a km zero a laboratori mensili di cucina ligure, da cicli di concerti estivi ad eventi musicali, di arte visiva e di teatro-ragazzi, da allestimenti e mostre sul design per la fiera del libro a laboratori di formazione sulla mobilità e la cultura del mare, da laboratori di teatro-danza e scrittura creativa ad eventi di performing art, da conferenze e meeting dedicati alla famiglia a incontri sul cibo biologico, da eventi per i giovani dedicati alla cultura audiovisiva sino al cinema per ragazzi e poi ancora una fiera antiquaria e una lotteria solidale.
L’attuazione delle proposte è in ogni caso subordinata alla verifica delle necessarie condizioni tecniche, di sicurezza ed effettiva disponibilità degli spazi sui quali tutto lo staff di Switch è al lavoro. Proprio in questi giorni si susseguono incontri e sopralluoghi con gli Enti preposti per verificarne la fattibilità tecnica ed avviare le procedure necessarie.
In tutte le proposte emerge come strategica la presenza del porto, che – insieme agli spazi della ex SALSO – è la cornice entro la quale troverà attuazione il riuso del deposito franco.