Sanremo, una sigaretta e la bombola d’ossigeno: ecco cosa ha scatenato l’incendio a “Palazzo Flora”

23 marzo 2017 | 09:47
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Sanremo, una sigaretta e la bombola d’ossigeno: ecco cosa ha scatenato l’incendio a “Palazzo Flora”
Sanremo, una sigaretta e la bombola d’ossigeno: ecco cosa ha scatenato l’incendio a “Palazzo Flora”
Sanremo, una sigaretta e la bombola d’ossigeno: ecco cosa ha scatenato l’incendio a “Palazzo Flora”
Sanremo, una sigaretta e la bombola d’ossigeno: ecco cosa ha scatenato l’incendio a “Palazzo Flora”
Sanremo, una sigaretta e la bombola d’ossigeno: ecco cosa ha scatenato l’incendio a “Palazzo Flora”

Il repentino intervento del 115 ha scongiurato una strage: nella palazzina, infatti, molti condomini utilizzavano bombole di gas metano

Sanremo. Sarebbe stata una sigaretta entrata in contatto con la bombola d’ossigeno di Anna Maria Baricordi, la 67enne morta carbonizzata nell’incendio a “Palazzo Flora”, a scatenare le fiamme che, in pochi istanti, hanno trasformato l’appartamento al quinto piano dell’immobile in un inferno di fuoco.  Sarebbe questa l’ipotesi più probabile al vaglio degli inquirenti anche se al momento non sembra sia stata ancora rinvenuta alcuna bombola d’ossigeno.

Poche ore dopo la tragedia in cui hanno perso la vita la signora Baricordi e il marito, Massimo Contatti, 67 anni, si iniziano a delineare i particolari di quanto accaduto in quella palazzina di strada Mongioie, traversa di via Galileo Galilei.
Anna Maria Baricordi non poteva muoversi dal suo letto: il mozzicone della sua sigaretta avrebbe scatenato il rogo in cui ha perso la vita. Il marito, nel disperato tentativo di spegnere le fiamme e salvare la consorte, ha riportato ustioni sulle braccia. Testimoni oculari asseriscono di aver visto l’uomo precipitare dal suo terrazzo con le braccia in fiamme. “Ha capito che non c’era più nulla da fare”, dicono i vicini, “Non poteva aggrapparsi a nulla, né tentare di raggiungere gli altri terrazzi. A quel punto si è lanciato nel vuoto”. E’ morto sul colpo.

L’uomo, ex cuoco in pensione, aveva una passione per la pittura: nel suo appartamento, dunque, si trovavano materiali altamente infiammabili che hanno reso ancora più difficile lo spegnimento delle fiamme da parte dei vigili del fuoco.

Il repentino intervento del 115 ha scongiurato una strage: a “Palazzo Flora”, infatti, molti condomini utilizzavano bombole di gas metano. Se le fiamme si fossero propagate, le vittime sarebbero state molte di più.