Sanremo, convalidato l’arresto per il pensionato con in casa un arsenale: in manette dopo che il figlio si vantava delle armi su Facebook

27 marzo 2017 | 16:58
Share0
Sanremo, convalidato l’arresto per il pensionato con in casa un arsenale: in manette dopo che il figlio si vantava delle armi su Facebook
Sanremo, convalidato l’arresto per il pensionato con in casa un arsenale: in manette dopo che il figlio si vantava delle armi su Facebook
Sanremo, convalidato l’arresto per il pensionato con in casa un arsenale: in manette dopo che il figlio si vantava delle armi su Facebook
Sanremo, convalidato l’arresto per il pensionato con in casa un arsenale: in manette dopo che il figlio si vantava delle armi su Facebook
Sanremo, convalidato l’arresto per il pensionato con in casa un arsenale: in manette dopo che il figlio si vantava delle armi su Facebook
Sanremo, convalidato l’arresto per il pensionato con in casa un arsenale: in manette dopo che il figlio si vantava delle armi su Facebook

L’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere

Imperia. Si è avvalso della facoltà di non rispondere, durante l’interrogatorio per la convalida dell’arresto, Franco P.. Si tratta del 68enne sanremese arrestato, giovedì 23 marzo scorso, per detenzione illegale di armi da fuoco dagli agenti della squadra mobile della Questura in collaborazione con quelli del Commissariato di Polizia matuziano. L’arresto è stato convalidato e la misura cautelare degli arresti domiciliari è stata convertita in quella dell’obbligo di firma trisettimanale. Il suo legale è l’avvocato Luca Ritzu.

L’indagine della squadra mobile era scaturita dalla pubblicazione, su Facebook, di alcune fotografie che riprendevano il figlio del sessantottenne mentre imbracciava alcuni fucili; poiché il giovane era stato arrestato l’anno scorso, dalla stessa squadra mobile, proprio perché trovato in possesso di armi illegalmente detenute, gli investigatori hanno deciso di effettuare un controllo amministrativo, insieme all’ufficio di polizia amministrativa del commissariato di Sanremo, finalizzato a verificare la regolare tenuta delle armi, ritenendo che le fotografie postate sul social network fossero state scattate, dopo la sua scarcerazione, proprio dal giovane nell’abitazione di suo padre e con le armi da quest’ultimo detenute.
Si poteva quindi verificare che le numerose armi erano riposte in una rastrelliera, un mobile in legno con semplice vetrina chiusa con una serratura, le cui chiavi, però, erano appoggiate sullo stesso mobile, pertanto alla mercé di chiunque avesse accesso all’appartamento.

Accertata questa prima violazione, che costerà all’uomo la denuncia per omessa custodia delle armi, si constatava anche il suo possesso di un caricatore per carabina da 10 colpi, non denunciato, e di due canne di fucile illegalmente possedute; scattava, quindi, la perquisizione dei luoghi nella disponibilità del contravventore e, in un casolare ed alcune baracche presenti nella sua campagna, venivano rinvenuti, oltre ad altre canne, di cui alcune clandestine, in quanto prive di matricola, anche quattro fucili da caccia, di cui uno a “cannemozze” (con accorciata la canna ma anche il calcio, così da garantirne la facile occultabilità), un revolver originariamente a salve, modificato per consentire l’incameramento e l’esplosione del calibro 38, ed altre armi e munizioni (quasi 4.000 cartucce da vario calibro, a fronte del limite massimo fissato dalla legge in 1.700 totali, ed oltre 10 chilogrammi di polvere da sparo, cioè più del doppio del limite massimo consentito).

Oltre al predetto arsenale, v eniva anche rinvenuta una targa in precedenza associata allo scooter, risultato provento di furto e che era già stato rinvenuto dai poliziotti, l’anno scorso, in occasione dell’arresto del figlio del “cacciatore”; per tale fatto, l’uomo sarà denunciato anche per il reato di ricettazione.
Alla luce di quanto accertato, tutto il materiale – compreso il titolo abilitativo alla detenzione delle armi – veniva sequestrato e l’uomo, tratto in arresto. Su disposizione della magistratura, l’uomo è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, in attesa della convalida dell’arresto, che si celebrerà agli inizi della prossima settimana, mentre l’attività d’indagine proseguirà per definire più compiutamente la “storia” delle armi rinvenute.