San Bartolomeo: picchiava la convivente sotto gli occhi del figlioletto, compagno violento a processo

13 marzo 2017 | 11:42
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San Bartolomeo: picchiava la convivente sotto gli occhi del figlioletto, compagno violento a processo

Una storia seguita dagli assistenti sociali

San Bartolomeo. Alla fine lei, stanca di quelle violenze fisiche che subiva dal marito sotto gli occhi del figlio di appena quattro anni, era stata accolta in due diverse comunità a Prelà e Taggia. Ma aveva paura di subire altre minacce e maltrattamenti. Alla sbarra è finito un romeno G.C. mentre lei col figlio, grazie ai servizi sociali di Diano Marina che avevano seguito passo passo la vicenda dal 2011 è tornata in Romania in autobus per rifarsi una vita e dimenticare quei soprusi.

Una storia che questa mattina è stata raccontata da un agente della questura e da una assistente dei servizi sociali di Diano Marina. “Avevamo organizzato noi il viaggio per rientrare nel suo Paese col figlio che oggi ha dieci anni – ha raccontato l’assistente – Aveva paura a rimanere in Italia”. Il figlio la donna lo aveva avuto da una precedente relazione ma a riconoscere il bambino era stato il secondo compagno. Una vicenda della quale si erano occupati anche i giudici del tribunale dei minori di Genova. La donna aveva denunciato che dopo le liti anche il bambino che all’epoca aveva quattro anni era stato maltrattato. Situazioni peró mai confermate dal bimbo.

Ma la donna, anche quando era ospite in una comunità, era terrorizzata ed aveva raccontato di essere stata perseguitata anche dall’ex compagno che tre anni fa l’aveva minacciata di morte con un sms poi finito agli atti. Un messaggio, insieme ad altre telefonate, che avevano accelerato le procedure di espatrio dall’Italia. Alla prossima udienza saranno sentiti sia la donna che l’imputato e i testi della difesa.