Ripetizioni di matematica o italiano? No, di calcio con la Project Football School

C’è l’obiettivo, attraverso il calcio, di favorire l’integrazione dei disabili
Sanremo. Se una volta i bambini andavano a ripetizioni di matematica, inglese o italiano, ora è tempo di andare a ripetizioni di calcio: non a livello teorico ma a livello pratico. L’idea, suggerita in un certo senso da un gruppo di studenti degli Stati Uniti in vacanza ad Ospedaletti, dove lì questa pratica è molto in voga, è stata messa in pratica da Marco Iovine, Jose Espinal, Alessandro Eneide e Marco Cecili.
“Il tutto è nato da alcuni ragazzi americani in vacanza ad Ospedaletti che volevano allenarsi e visto che questa pratica è molto in voga negli USA, abbiamo pensato di esportarla – spiegano Eneide ed Espinal – dandole il nome di Project Football School la quale ha profili di lavoro per ogni tipo di ragazzo ma soprattutto per migliorare la propria tecnica calcistica.
Grazie al supporto e alla disponibilità dell’Ospedaletti Calcio – proseguono – abbiamo iniziato anche ad insegnare il gioco del calcio a bambini con disabilità e l’attività proseguirà anche d’estate con allenamenti in spiaggia.”
Ma una delle mission della Project Football School è proprio quella di integrare nello sport i disabili, visto che Alessandro Eneide è papà di Ryan bimbo disabile che si diletta a giocare come portiere. “Noi vogliamo provare – evidenziano Eneide ed Espinal – a fare qualcosa ed a mettere in campo le nostre competenze per gli altri.”