Ricercato per omicidio con mandato di cattura dell’Interpol, arrestato a Ventimiglia Eldin Ledinic

23 marzo 2017 | 16:32
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Ricercato per omicidio con mandato di cattura dell’Interpol, arrestato a Ventimiglia Eldin Ledinic
Ricercato per omicidio con mandato di cattura dell’Interpol, arrestato a Ventimiglia Eldin Ledinic
Ricercato per omicidio con mandato di cattura dell’Interpol, arrestato a Ventimiglia Eldin Ledinic

Il 28enne viaggiava a bordo di una Jaguar fiammante tra Costa Azzurra e la città di confine

Ventimiglia. Stava attraversando il confine di Ponte San Ludovico a bordo di una Jaguar fiammante, Eldin Ledinic, 28 anni, quando ha trovato sulla sua strada polizia ed esercito che, dopo averlo fermato per un normale controllo, insospettiti dal suo comportamento hanno proseguito gli accertamenti sul suo conto scoprendo così che si trattava di un assassino con a suo carico un provvedimento di cattura a fini estradizionali emesso dall’INTERPOL per conto delle autorità montenegrine per omicidio e lesioni personali.

Il giovane, in possesso di valido documento lussemburghese era certo che, con tali “biglietti da visita” nessuno avrebbe potuto sollevare obiezioni sul suo ingresso in Italia, ma l’atteggiamento troppo sicuro non ha convinto il personale dell’esercito che, dopo essersi confrontato con i colleghi della polizia di Frontiera, presenti sul posto, hanno deciso di condurlo in Ufficio per i successivi controlli. Proprio lo sviluppo dei dati acquisiti ha permesso di scoprire che il giovane, frequentatore della Costa Azzurra e del Ponente Ligure, era in realtà nativo del Montenegro ed era ricercato dalla polizia internazionale.

La gita del 28enne montenegrino nel ponente ligure è dunque finita direttamente in carcere a Sanremo.

Sempre nella medesima giornata, nel corso di servizi di prevenzione e repressione, è stato tratto in arresto un cittadino marocchino di 46 anni, controllato a bordo pullman di linea “Palau” proveniente dal Marocco e diretto a Milano. Anche in questo caso, solamente l’identificazione a mezzo AFIS e sviluppo in Banca Dati ha permesso di scoprire che, a carico dello straniero, pendeva una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa nel 2013 dal Tribunale di Torino, per reati inerenti agli stupefacenti. Lo straniero è stato pertanto tratto in arresto ed associato al carcere di Imperia.

Si tratta dunque di importanti risultati alla frontiera di Ventimiglia. Ancora una volta viene sottolineata l’importanza di questa frontiera e, con essa, il ruolo fondamentale dei controlli alla stessa connessi disposti e costantemente perfezionati ed adeguati dal dirigente il settore, dottor Santacroce. Ma il mero controllo documentale non è sufficiente se non supportato da spirito di osservazione, competenza e, talvolta, puro istinto, che portano le forze di polizia e l’esercito schierato sui valichi, a valutare con attenzione chi si sta controllando, decidendo poi se i documenti esibiti e la persona che si ha di fronte, necessitino di ulteriori approfonditi accertamenti da svolgersi presso l’ufficio del settore.

Come noto, i controlli, in territorio italiano, non prevedono la rigorosa sistematicità, pertanto, assume ancor più valore l’individuazione del “dettaglio” che molto spesso conduce all’arresto di chi entra o esce dalla frontiera. E proprio in tale contesto, presso l’ex valico di Ponte San Ludovico, i militari del raggruppamento nord ovest dell’esercito, costituito da soldati della brigata alpina taurinense, esperti sia per aver già svolto l’operazione “Strade Sicure” sia per i numerosi teatri operativi esteri solcati e comandati da sei mesi dal colonnello Francesco Paolo Clemente, anche grazie all’esperienza maturata sotto il coordinamento della polizia di Frontiera, hanno fermato, unitamente agli agenti del settore, una Jaguar fiammante con targa belga, alla cui guida vi era un giovane montenegrino, Eldin Ledinic, di soli 28 anni.