Poste Italiane chiude il 2016 con risultati in forte crescita di fatturato e margini: € 33,1 miliardi di ricavi totali consolidati

16 marzo 2017 | 09:41
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Poste Italiane chiude il 2016 con risultati in forte crescita di fatturato e margini: € 33,1 miliardi di ricavi totali consolidati

Propone un dividendo pari a € 0,39 per azione. Risultato operativo consolidato: € 1.041 milioni, +18,3% (€ 880 milioni nel 2015)

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A. (“Poste Italiane”), presieduto da Luisa Todini, ha esaminato e approvato ieri la Relazione Finanziaria Annuale 2016, redatta in conformità ai criteri di rilevazione, misurazione e classificazione stabiliti dai principi contabili internazionali (IAS/IFRS).

Principali dati economico-finanziari consolidati (milioni di euro):

Francesco Caio, Amministratore Delegato e Direttore Generale, ha così commentato: “Poste italiane chiude il 2016 con risultati in forte crescita di fatturato e margini, consolidando il percorso di cambiamento e sviluppo avviato nel 2014. A livello consolidato i ricavi superano € 33 miliardi con una crescita rispetto al 2015 del 7,7%; il margine operativo supera il miliardo (€ 1.041 milioni) in crescita del 18,3%. L’utile netto cresce del 12,7% a € 622 milioni. Come annunciato al momento della quotazione, anche per il 2016 l’azienda distribuirà un dividendo equivalente all’80% dell’utile netto pari a € 0,39 per azione in crescita del 15%.

Ai risultati del Gruppo hanno contribuito tutti i settori di business che hanno perseguito con efficacia le priorità d’investimento e sviluppo del Piano industriale: nei servizi postali è stata avviata la realizzazione del nuovo modello di recapito, mentre nel comparto pacchi, Poste Italiane ha guadagnato quota di mercato con una crescita di volume di oltre il 12%. Il BancoPosta ha raggiunto un livello di ROE (ritorno sul capitale) del 29% e nel settore delle assicurazioni, Poste Vita è cresciuta del 9% in termini di Premi raccolti.

Il totale delle masse di risparmio amministrato e gestito ha raggiunto € 493 miliardi, in crescita del 3,7%. Dal 2014, anno in cui è stato presentato il piano industriale quinquennale, l’azienda ha aumentato il suo fatturato di quasi il 16%, il suo margine operativo del 50% e l’utile netto si è quasi triplicato.

Questi risultati dimostrano la validità delle scelte strategiche e la capacità dell’azienda di tradurle, attraverso l’azione gestionale del suo team di management e l’impegno di tutte le sue persone, in risultati operativi ed economici e finanziari; in costante dialogo e relazione con le istituzioni, i regolatori e i territori nella quale è fortemente radicata.

Come annunciato al momento della presentazione del Piano Poste 2020, Poste Italiane ha saputo intraprendere in questi anni un percorso di sviluppo teso a coniugare due aspetti: da una parte obiettivi di crescita, innovazione e orientamento al cliente – sulla cui base gli investitori anche internazionali hanno partecipato alla quotazione in Borsa; dall’altra la conferma della sua missione sociale che ne ha sempre caratterizzato il profilo, mantenendo e rafforzando la presenza capillare nel territorio per assicurare prossimità e inclusione alle comunità e ai cittadini di tutto il Paese. Questi risultati costituiscono ora una base molto robusta per proseguire nell’attuazione del piano industriale 2020”.

Poste Italiane utilizza, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, alcuni indicatori alternativi di performance, al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria.

Nell’esercizio 2016, i ricavi totali del Gruppo, inclusivi dei premi assicurativi, hanno segnato una crescita del 7,7% rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio e si attestano a € 33,1 miliardi. La positiva performance del comparto Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito, i cui ricavi risultano in aumento del 10,8% a € 23,8 miliardi rispetto al precedente esercizio, e la tenuta del comparto Finanziario, che genera ricavi per € 5,3 miliardi, hanno più che compensato l’attesa flessione dei ricavi da Servizi Postali e Commerciali (-1,5% a € 3,8 miliardi), indotta principalmente dalla riduzione dei volumi sulla corrispondenza (-10,9%), e comunque in rallentamento rispetto al precedente esercizio. In crescita i ricavi del comparto pacchi in aumento del 6,4% rispetto al precedente esercizio e pari a € 649 milioni.

Il risultato operativo ha registrato un marcato aumento del 18,3% rispetto al precedente esercizio (€ 880 milioni) ed è stato pari a € 1.041 milioni. L’incremento è correlato alla citata dinamica positiva dei ricavi combinata con il contenimento dei costi operativi. L’utile netto si è portato a € 622 milioni, in crescita rispetto ai € 552 milioni del precedente esercizio.

Il Consiglio di Amministrazione ha proposto un dividendo di € 0,39 per azione, da sottoporre all’approvazione assembleare, in linea con la politica di pay-out, definita dalla Società in almeno l’80% dell’utile netto consolidato dell’esercizio 2016 del Gruppo Poste Italiane.

La posizione finanziaria netta del Gruppo presenta un avanzo di € 6,2 miliardi. La variazione, rispetto all’avanzo di € 8,7 miliardi al 31 dicembre 2015, pur beneficiando di un flusso di cassa della gestione operativa non finanziaria positivo per oltre € 1,4 miliardi, risente della generale contrazione di fair value subita dagli strumenti finanziari (di € -2,3 miliardi) e dalla riclassifica (di € -0,6 miliardi) delle attività e passività finanziarie della BdM-MCC SpA e BancoPosta Fondi SpA SGR nelle specifiche voci previste dall’IFRS 5.

La posizione finanziaria netta industriale presenta un avanzo di € 893 milioni, in miglioramento rispetto all’avanzo di € 307 milioni a fine 2015. Gli investimenti industriali dell’esercizio sono pari a € 451 milioni e sono correlati principalmente all’informatizzazione delle reti di telecomunicazione, nonché ad ammodernamenti e ristrutturazioni immobiliari.

Nel 2016, le masse gestite/amministrate sono aumentate del 3,7% rispetto a € 476 miliardi del 31 dicembre 2015 e ammontano a € 493 miliardi. Il valore beneficia principalmente della crescita delle riserve tecniche del comparto assicurativo Vita, dei fondi di investimento e della raccolta diretta BancoPosta.

Con riferimento alle reti di distribuzione, nel corso del 2016 è proseguito il processo di rinnovamento e digitalizzazione degli uffici postali attraverso il roll-out della connettività wi-fi su oltre 3.200 uffici postali dall’inizio del progetto e l’installazione del sistema “nuovo gestore attese” già presente in oltre 1.700 uffici: il tempo medio di attesa negli uffici con gestore attese, pari a 8,6 minuti nel 2016, ha registrato una riduzione rispetto all’anno precedente del 27%. Con tali iniziative continua il progetto di miglioramento dei servizi offerti alla clientela, così come l’apertura sul territorio nazionale di sportelli multilingue in 23 Uffici Postali che semplificano l’approccio al Gruppo da parte dei “nuovi Italiani”.

Nell’ottica di efficientamento e riqualificazione delle risorse umane prevista dal Piano industriale, nel 2016 hanno avuto luogo circa 1.500 inserimenti (comprensivi di oltre 500 conversioni da part-time a full-time), mentre l’organico complessivo medio del Gruppo si è ridotto di circa 2.500 unità rispetto al 2015. Inoltre, 5.700 persone hanno aderito al previsto programma di prepensionamento e, al 31 dicembre 2016, sono uscite dal Gruppo. Al personale del Gruppo sono state erogate oltre 3 milioni di ore di formazione.

Con riferimento ai principali Settori operativi, si rileva quanto segue:

SERVIZI FINANZIARI
Ricavi da terzi pari a € 5,3 miliardi, in aumento del 2,7%.
Risultato operativo pari a € 813 milioni (-10,4%)
Raccolta diretta Bancoposta in aumento del 10% a € 49,6 miliardi
3,3 milioni di carte Postepay Evolution in essere al 31 dicembre 2016

Il totale ricavi è risultato pari a € 5,8 miliardi, in crescita rispetto a € 5,6 miliardi del corrispondente periodo del 2015, per effetto del provento non ricorrente di € 121 milioni derivante dalla cessione della partecipazione nella Visa Europe Ltd e delle fee di distribuzione di prodotti di finanziamento. L’incremento dei proventi derivanti dalla gestione attiva del portafoglio titoli del patrimonio Bancoposta ha compensato i minori ricavi e proventi ascrivibili in gran parte alla contrazione dei rendimenti di mercato.

Il risultato operativo si è ridotto del -10,4% rispetto al 2015 (€ 907 milioni) ed è stato pari a € 813 milioni. A fronte del menzionato andamento dei ricavi, la contrazione è da ascriversi principalmente ai maggiori costi di distribuzione, legati al disciplinare interno per la remunerazione dei servizi resi dalla Rete Commerciale, e ai maggiori accantonamenti dovuti all’iniziativa di tutela a favore dei clienti che hanno investito nei Fondi Immobiliari, collocati da Poste Italiane nel periodo dal 2002 al 2005.

La giacenza media della raccolta BancoPosta (inclusi i “long term repo”) è risultata pari a € 49,6 miliardi, in crescita del 10% rispetto ai € 45,2 miliardi registrati nel 2015. Postepay Evolution, la carta prepagata nominativa ricaricabile dotata di codice IBAN, ha superato a fine febbraio 2017 l’importante traguardo dei 3,8 milioni di pezzi emessi dal lancio (luglio 2014).

Poste Italiane, attraverso Bancoposta, ha continuato a rafforzare l’offerta dei servizi alle famiglie italiane, ampliando la gamma d’offerta sul credito al consumo e sui mutui, con diverse soluzioni in termini di durata, importo, flessibilità di rimborso, nonché offrendo la possibilità di surroga e liquidità aggiuntiva sui mutui.

SERVIZI ASSICURATIVI E RISPARMIO GESTITO
Raccolta premi netti Gruppo Poste Vita in aumento del 9,3% e pari a € 19,9 miliardi
Risultato operativo di € 636 milioni, in crescita del 24,7%
Successo del lancio della nuova offerta di prodotti di tutela salute e casa

Il totale ricavi, comprensivo dei proventi diversi dell’operatività assicurativa, è risultato pari a € 23,8 miliardi, in crescita del 10,8% rispetto al precedente esercizio (€ 21,5 miliardi), per 1,7 miliardi dovuta a maggiori premi lordi raccolti. Nello specifico, Poste Vita, leader italiano nel settore assicurativo con riserve tecniche pari a € 113,5 miliardi (€ 100,2 miliardi a fine dicembre 2015) ha realizzato una raccolta premi per circa € 19,8 miliardi (€ 18,1 miliardi del 2015), principalmente grazie alla commercializzazione di prodotti di ramo I e, in via residuale, prodotti di ramo III e V. Il summenzionato incremento della raccolta premi trova fisiologica compensazione nell’incremento delle riserve tecniche assicurative.

Il risultato operativo è stato pari a € 636 milioni, in crescita del 24,7% rispetto all’esercizio 2015 (€ 510 milioni) principalmente grazie all’incremento degli impieghi assicurativi su cui Poste Vita matura commissioni in parte ricorrenti.

SERVIZI POSTALI E COMMERCIALI
Ricavi da terzi pari a € 3,8 miliardi, in calo del -1,5%.

Il totale ricavi è risultato pari a € 8,4 miliardi (comprensivi di € 4,5 miliardi di ricavi captive, principalmente per servizi di distribuzione), in aumento dell’1,8% rispetto allo stesso periodo del 2015 (€ 8,2 miliardi). Il calo dei ricavi da terzi per i servizi postali di Corrispondenza, che ridotto rispetto all’esercizio precedente (-1,9%, rispetto al -5,4% nell’esercizio 2015), si correla all’attesa riduzione dei volumi dei prodotti postali. L’esercizio 2016 ha beneficiato degli effetti degli adeguamenti tariffari introdotti a partire da dicembre 2014 e dalla rilevazione di compensi (€ 109 milioni) a parziale copertura dell’onere del Servizio Universale, sospesi in esercizi precedenti e previsti da nuovi stanziamenti nel Bilancio dello Stato dovuti ai pregressi impegni contrattuali del Ministero dell’Economia e delle Finanze – MEF. Il menzionato rallentamento della tendenza sfavorevole dei ricavi è legato anche all’avvio della messa in atto di azioni manageriali finalizzate al miglioramento della qualità dei servizi postali tradizionali e all’efficientamento dei relativi processi industriali.

Il 1° ottobre 2015 ha preso avvio la trasformazione del Servizio Postale Universale, con una nuova offerta di servizi, più articolata e flessibile, ed un nuovo modello di recapito, che prevede la progressiva introduzione della distribuzione a giorni alterni per una quota sino al 25% della popolazione italiana. Il nuovo quadro normativo consentirà di servire al meglio le esigenze della clientela e di accelerare l’attuazione del piano industriale.

Il comparto pacchi evidenzia una crescita dei volumi del 12,8% rispetto all’esercizio 2015, per un totale di 97 milioni di pacchi movimentati nell’anno, anche grazie al crescente sviluppo dell’e-commerce in Italia.

Il risultato operativo è stato negativo per € -436 milioni (negativo per € -568 milioni nel 2015) e, rispetto al menzionato calo dei ricavi, risulta mitigato dalle azioni di contenimento dei costi esterni, oltre che da un maggior apporto riconosciuto da BancoPosta per le attività svolte dalla rete commerciale e regolate dal disciplinare esecutivo interno.

EVENTI RECENTI E PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

Eventi significativi del periodo

In data 27 aprile 2016 è stato stipulato l’atto di scissione parziale del ramo d’azienda cd. “Rete Fissa TLC” della controllata PosteMobile S.p.A. in favore di Poste Italiane. L’operazione, i cui effetti contabili e fiscali sono decorsi dal 1 maggio 2016, è stata condotta a termine in coerenza con il piano strategico del Gruppo.

In data 31 maggio 2016 il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze, lo schema di Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) che definisce i criteri di privatizzazione e le modalità di dismissione di una ulteriore quota della partecipazione detenuta dal MEF nel capitale di Poste Italiane SpA tale da mantenere una partecipazione pubblica anche tramite Cassa Depositi e Prestiti SpA (CDP), nel capitale della Società da assegnare alla gestione separata di CDP, relativamente alla quale l’attività di indirizzo e gestione continuerà a essere esercitata dal MEF. In data 24 giugno 2016, l’Assemblea straordinaria di CDP ha approvato un aumento del capitale sociale riservato al MEF per un ammontare, comprensivo di sovrapprezzo, di 2,93 miliardi di euro. A liberazione di tale aumento del capitale sociale, in data 20 ottobre 2016 è stata conferita a CDP da parte del MEF una partecipazione in Poste Italiane costituita da 457.138.500 azioni ordinarie pari al 35% del capitale sociale.

Inoltre, in data 30 dicembre 2016, il MEF ha assegnato circa 5,7 milioni di azioni in favore degli assegnatari dell’Offerta Pubblica di Vendita del 27 ottobre 2015 che hanno mantenuto senza soluzione di continuità la piena proprietà dei titoli per 12 mesi. Al 31 dicembre 2016, pertanto, a valle delle suddette operazioni, il MEF detiene una quota pari a circa il 29,3% del capitale di Poste Italiane.

In data 21 giugno 2016, Poste Italiane SpA, in qualità di principal member della Visa Europe Ltd, ha trasferito, nell’ambito della operazione globale di acquisizione e incorporazione della partecipata nella società di diritto statunitense Visa Incorporated, la propria partecipazione in Visa Europe. Il fair value complessivo del corrispettivo percepito è stato di € 121 milioni con un corrispondente effetto positivo nel conto economico consolidato dell’esercizio.

In data 12 settembre 2016 Poste Italiane, Postecom e Postel hanno approvato il progetto di scissione e di fusione inerente l’operazione di riassetto societario di Postecom, articolato in due passaggi: (i) scissione parziale da Postecom in favore di Postel del ramo d’azienda relativo alle attività connesse alle partecipazioni in PatentiViaPoste ScpA e nel Consorzio Poste Motori; (ii) fusione per incorporazione di Postecom in Poste Italiane. L’operazione spiegherà la sua efficacia giuridica, contabile e fiscale a partire dal 1° Aprile 2017.

In data 10 novembre 2016, nell’ambito della strategia di crescita nel settore del risparmio gestito, Poste Italiane e Anima Holding hanno sottoscritto un accordo quadro, in virtù del quale Poste Italiane conferirà nel corso del 2017 ad Anima Holding la propria partecipazione in BancoPosta Fondi SpA SGR. A seguito di tale operazione, Poste Italiane aumenterà la propria quota di partecipazione in Anima, oggi pari al 10,32%, fino ad un massimo del 24,9%. L’operazione, nei termini e con gli impegni assunti a tutto il 2016, configura uno scambio azionario a seguito del quale Poste Italiane rafforzerà la propria partecipazione di collegamento in Anima Holding senza tuttavia assumerne, in base alle condizioni esistenti alla data di predisposizione del bilancio 2016, il relativo controllo.

Principali eventi successivi al 31 dicembre 2016

Nell’ambito del Piano industriale focalizzato su tre principali aree di business (corrispondenza e logistica, pagamenti e servizi finanziari, risparmio e assicurazioni), facendo seguito alle negoziazioni intervenute nel corso dell’ultimo trimestre dell’esercizio 2016, in data 8 febbraio 2017 Poste Italiane ha concluso l’accordo per il trasferimento all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa SpA (Invitalia), dell’intero pacchetto azionario di Banca del Mezzogiorno-Medio Credito Centrale (BdM-MCC) per un valore complessivo di 390 milioni di euro. Il perfezionamento dell’operazione è previsto nel corso del primo semestre del 2017, subordinatamente all’approvazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, della Banca d’Italia e della Banca Centrale Europea. Poiché Poste Italiane e Invitalia sono sottoposte al comune controllo da parte del MEF, ai sensi di legge e dei regolamenti applicabili l’operazione è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Poste, previo parere favorevole espresso dal Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati costituito al suo interno.

In data 15 febbraio 2017 – in esecuzione dell’accordo preliminare sottoscritto il 16 settembre 2016 tra Poste Italiane e CDP per il trasferimento da FSI Investimenti SpA (Società controllata da CDP Equity SpA attraverso una partecipazione del 77%) a Poste di una partecipazione azionaria indiretta in SIA SpA (pari al 14,85%), società leader nel business della monetica, dei pagamenti e dei servizi di rete – è stato perfezionato l’acquisto di una quota del 30% di FSIA Investimenti Srl (società che detiene il 49,5% di SIA), posseduta al 100% da FSI Investimenti SpA. Al perfezionamento dell’operazione, avvenuto a seguito del rilascio delle prescritte autorizzazioni da parte delle autorità antitrust competenti e della Banca d’Italia, Poste ha corrisposto l’80% del prezzo della transazione – del valore complessivo previsto di 278 milioni di euro.

Il prezzo finale potrebbe essere oggetto di aggiustamento, in aumento o in diminuzione, in funzione di predeterminati valori della Posizione Finanziaria Netta di SIA al 31 dicembre 2016 e dei risultati economici della stessa per l’esercizio 2017. Contestualmente al perfezionamento della transazione, ha altresì acquistato efficacia il patto parasociale tra Poste Italiane e CDP Equity che disciplina la governance e gli assetti proprietari di FSIA e di SIA sulla quale le parti eserciteranno controllo congiunto. L’operazione si qualifica tra parti correlate (dal momento che Poste Italiane e FSI Investimenti sono sottoposte al comune controllo da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze) di minore rilevanza.

Prevedibile evoluzione della gestione

Nel settore dei Servizi Postali e Commerciali il Gruppo sarà impegnato nella prosecuzione del processo di ristrutturazione del comparto, già avviato negli ultimi anni, facendo leva sul nuovo assetto regolatorio e sugli efficientamenti ottenuti grazie al nuovo modello di recapito. Proseguiranno inoltre le attività di revisione dell’assetto logistico-produttivo al fine di aumentare efficienza e qualità e migliorare il posizionamento competitivo sul mercato del Corriere Espresso e Pacchi.

Nell’ambito dei servizi Finanziari particolare attenzione sarà posta al posizionamento nel comparto del Transaction banking, al consolidamento del digital banking, nonché alle attività di gestione del Risparmio Postale, nel cui ambito proseguiranno nel 2017 i negoziati per la definizione delle condizioni della Convenzione che regola le modalità di fornitura dei servizi di intermediazione a favore di CDP.

Nel comparto Assicurativo il Gruppo, oltre a consolidare la posizione di leadership nel mercato Vita aumentando ulteriormente la propria base clienti, sarà impegnato a sviluppare una nuova logica di offerta “integrata” di Risparmio, Protezione e Servizi. Sul fronte del Risparmio Gestito continuerà il consolidamento delle attività sui prodotti di Ramo I e la crescente penetrazione sui prodotti Fondi e polizze Ramo III, coerentemente con quanto previsto nelle strategie di Piano e nel rispetto delle normative vigenti, garantendo trasparenza e massima aderenza ai bisogni della clientela in uno scenario a tassi zero. Proseguiranno, inoltre, nel corso del 2017 i negoziati per valutare possibilità di ulteriore crescita nel capitale di Anima Holding.

Il canale digitale costituirà un ulteriore veicolo di sviluppo che si affianca alla tradizionale distribuzione fisica degli Uffici Postali, nei quali proseguirà il processo di evoluzione verso una offerta sempre più completa di prodotti semplici ed efficaci a coprire i bisogni in evoluzione della clientela di Poste.

ASSEMBLEA E DIVIDENDO
Il Consiglio di Amministrazione ha convocato l’Assemblea ordinaria degli azionisti per il prossimo 27 aprile 2017, in unica convocazione.

Tale Assemblea sarà chiamata ad approvare il bilancio separato ed esaminare il bilancio consolidato relativi all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 e a deliberare circa la distribuzione di un dividendo di € 0,39 per azione, a valere interamente sull’utile netto della Capogruppo per l’esercizio 2016. Il monte dividendi risulta pari a circa € 509 milioni a fronte di un utile netto consolidato del Gruppo Poste Italiane per esercizio 2016 pari a € 622 milioni, in linea con la politica dei dividendi annunciata al mercato per il medesimo esercizio 2016, che prevede un pay-out pari almeno all’80% dell’utile netto consolidato di pertinenza del Gruppo Poste Italiane. Il Consiglio di Amministrazione propone di fissare il 19 giugno 2017 come data di “stacco cedola”, il 20 giugno 2017 come “record date” (ossia data di legittimazione al pagamento del dividendo) e il 21 giugno 2017 come data di pagamento.

L’Assemblea sarà altresì chiamata a deliberare riguardo:

– al rinnovo del Consiglio di Amministrazione per scadenza del termine del mandato;
– alla nomina di un Sindaco supplente, a seguito delle dimissioni rassegnate dall’incarico nello scorso mese di gennaio 2017 da uno dei membri supplenti dell’organo di controllo;
– all’adozione di un Piano di incentivazione di breve termine, destinato al personale più rilevante (cd. material risk takers) del patrimonio BancoPosta (tra cui l’Amministratore Delegato e Direttore Generale) di Poste Italiane. Per una descrizione dettagliata del piano si rinvia al documento informativo, redatto ai sensi dell’art. 114-bis del Testo Unico della Finanza, che sarà messo a disposizione del pubblico nei termini di legge.

L’Assemblea sarà chiamata, infine, ad assumere una delibera non vincolante in materia di remunerazione che illustra la politica di Poste Italiane riferita ai compensi degli Amministratori, del Direttore Generale e dei Dirigenti con responsabilità strategiche. Parimenti, la politica sulla remunerazione riferita agli esponenti facenti capo al patrimonio BancoPosta sarà sottoposta all’Assemblea medesima.

La documentazione relativa agli argomenti all’ordine del giorno dell’Assemblea di ieri, prevista dalla normativa vigente, sarà messa a disposizione del pubblico nei termini di legge.

OBBLIGAZIONI IN SCADENZA

In data 18 giugno 2018 è in scadenza il prestito obbligazionario emesso da Poste Italiane SpA in data 18 giugno 2013 del valore nominale di 750 milioni di euro. Al 31 dicembre 2016 il prestito obbligazionario è iscritto ad un valore contabile di 761 milioni di euro.

Nelle tabelle sono riportati i risultati dei singoli Settori operativi (che non tengono conto di elisioni intersettoriali) nonché gli schemi di stato patrimoniale, prospetto dell’utile/(perdita) dell’esercizio, conto economico complessivo, prospetto di movimentazione del patrimonio netto e rendiconto finanziario consolidati del Gruppo Poste Italiane e gli analoghi schemi di bilancio di Poste Italiane S.p.A.. Si segnala che tali schemi e le relative note illustrative sono stati consegnati al Collegio Sindacale e saranno oggetto di verifica da parte della Società di revisione di Poste Italiane. Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Luciano Loiodice, dichiara ai sensi dell’art. 154-bis comma 2 del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile riportata corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

Informazioni finanziarie di sintesi dei settori operativi
Conformemente a quanto disciplinato dall’IFRS 8 – Operating Segments, un settore operativo è una componente del Gruppo: a) che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e di costi (compresi i ricavi e i costi riguardanti operazioni con altre componenti della medesima entità) e b) i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo ai fini dell’adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati. Di seguito sono riportate le principali informazioni finanziarie con riferimento ai settori operativi del Gruppo Poste Italiane.

SERVIZI FINANZIARI

Risultati (milioni di euro):

SERVIZI ASSICURATIVI E RISPARMIO GESTITO

Risultati (milioni di euro):

SERVIZI POSTALI E COMMERCIALI

Risultati (milioni di euro):

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Di seguito viene riportato il significato e il contenuto degli “indicatori alternativi di performance”, non previsti dai principi contabili IAS/IFRS, utilizzati nel presente comunicato al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL GRUPPO: è la somma delle Passività finanziarie, delle Riserve tecniche assicurative, delle Attività finanziarie, delle Riserve tecniche a carico dei riassicuratori, della Cassa e Depositi BancoPosta e delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (NB: per l’esercizio 2016, in conseguenza dell’applicazione dell’IFRS 5, la Posizione Finanziaria Netta non tiene conto delle attività e passività finanziarie riferite a BdM-MCC SpA e a BancoPosta Fondi SpA SGR, classificate nella voce “Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione e Passività associate ad attività in dismissione”).

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA INDUSTRIALE: è la somma della Posizione finanziaria netta del settore operativo Postale e commerciale e di quella del settore operativo Altri servizi, al lordo dei rapporti con gli altri settori operativi.

Composizione della Posizione Finanziaria Netta (milioni di euro):