Le indagini |
Altre News
/
Cronaca
/

Monaco, il giorno dopo la rapina nella gioielleria Cartier è ancora caccia ai malviventi in fuga

26 marzo 2017 | 10:50
Share0
Monaco, il giorno dopo la rapina nella gioielleria Cartier è ancora caccia ai malviventi in fuga
Monaco, il giorno dopo la rapina nella gioielleria Cartier è ancora caccia ai malviventi in fuga
Monaco, il giorno dopo la rapina nella gioielleria Cartier è ancora caccia ai malviventi in fuga
Monaco, il giorno dopo la rapina nella gioielleria Cartier è ancora caccia ai malviventi in fuga

La ricostruzione dell’assalto del commando nelle immagini ricavate dalle telecamere

Montecarlo. E’ stato interrogato tutta la notte dalla polizia il rapinatore che ieri pomeriggio, intorno alle 15,40, ha assalito la prestigiosa gioielleria Cartier insieme ad almeno due complici. La polizia monegasca sta cercando di ricostruire la dinamica di quanto accaduto. Ad aiutare le indagini saranno anche le immagini ricavate dalle numerose telecamere di videosorveglianza presenti nell’area.

Si parla di almeno tre persone in fuga: due rapinatori e il “palo” che li attendeva al di fuori della boutique. L’intervento della police è stato repentino: gli agenti hanno fatto fuoco contro l’auto dei banditi che, messi alle strette, prima di darsi alla fuga l’hanno incendiata. Questo è quanto comunicato ufficialmente dal dipartimento per la Sicurezza del Principato.

Ieri a Montecarlo sembrava di essere in un film. Gli spari, uditi da passanti e turisti, che si sono rifugiati nei locali di Place du Casino, a pochi passi dalla gioielleria svaligiata dai ladri. La polizia, impegnata a mettere in sicurezza l’area e a braccare i banditi. L’inseguimento, il conflitto a fuoco e la colonna, nera e densa, di fumo che si è sprigionata dal rogo dell’auto degli assalitori, davanti all’hotel Fairmont, nel cuore della Montecarlo del lusso e del gioco d’azzardo. E ancora agenti di reparti speciali in assetto antisommossa che perlustravano i tetti degli edifici vicini alla gioielleria.

Il video in esclusiva

Poche ore dopo la rapina a mano armata che ha sconvolto Montecarlo, da sempre considerata roccaforte inaccessibile, turisti e semplici curiosi immortalavano con i loro smartphone la gioielleria presa d’assalto, con i poliziotti armati di mitra che presidiavano il locale, attenti ai minimi movimenti.

Ieri Montecarlo era “blindata”: pattuglie della polizia presidiavano gli accessi al cuore del principato. Difficile fuggire, ma i ladri, sicuramente esperti, avevano preparato il loro piano nei minimi dettagli e sono riusciti nel loro intento. Ancora non è stato reso noto l’importo del bottino trafugato dai malviventi, di certo “arditi”, visto l’obiettivo che si erano prefissati.

Oggi Montecarlo è tornata quasi alla normalità: un Principato per paperoni. Luogo di lussi sfrenati e divertimenti per chi ha un portafoglio a fisarmonica. Ma qualcosa è cambiato, forse per sempre: quella roccaforte sicura e inespugnabile oggi è solo un miraggio che ha lasciato il posto all’immagine di una città-stato da “scena del crimine” ad alta tensione.