#Sanremoinfiore2017, tutti i numeri e le curiosità sui carri

12 marzo 2017 | 08:05
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#Sanremoinfiore2017, tutti i numeri e le curiosità sui carri

Ore ed ore di infaticabile lavoro e tutt’intorno chili e chili di materiale e fiori

Sanremo. Per gli addetti alla realizzazione dei carri fioriti, questa nottata sotto il solettone di Piazza Colombo è ormai routine. Tutti non hanno perso un minuto perché il proprio carro sia il migliore, quello che alzerà il trofeo della vittoria. E per riuscirci si è disposti ad ore ed ore di infaticabile lavoro, chi con fil di ferro e polistirolo, chi con colla e petali, e tutt’intorno chili e chili di materiale e di fiori.

Per il tema di quest’anno, che punta sul Mito dei Supereroi, il carro di Sanremo (fuori concorso) è dedicato a Libereso Guglielmi,“giardiniere di Italo Calvino”. Nella parte anteriore c’è un grande cesto con gli ortaggi e la frutta tipica della Liguria immerso in un prato ondulato disseminato di fiori. La parte posteriore è occupata dagli attrezzi tipici del giardiniere: una grande carriola piena di garofani tipici della tradizione del ponente ligure, un rastrello e una zappa. A chiudere il tutto, un arco su cui campeggia la scritta “Sanremo”. Il carro è allestito con produzioni locali per esaltare il legame della figura del giardiniere Libereso al territorio e l’importanza dei fiori della Riviera ligure. A cura di ANGA (Associazione Nazionale Giovani Agricoltori) – Giovani di Confagricoltura.

Gli artisti allestitori del Golfo Dianese puntano su Superman, uno dei super eroi tra i più amati e conosciuti, personaggio paladino e protettore dei cittadini che si prodiga mettendo a frutto i super poteri, nella lotta al crimine e nella difesa dell’umanità: viene rappresentato in volo slanciato sopravanzando i grattacieli della città. Fiori utilizzati: 400 gladioli, 300 amarillis, 400 bocche di leone, 200 delphirium, 500 violacciocche, 600 ranuncoli, 600 anemoni, 400 rose,  600 strelitzie, 400 orchidee, 500 anthurium, 3.000 garofani.

Da sempre visitata da personaggi illustri come Monet, Dolceacqua è stata oggetto di visita anche da parte della ladra più misteriosa del mondo dei fumetti: Catwoman.  Incuriosita dal prezioso Castello di cui tanto ha sentito parlare, al chiaro di luna balza dal coacervo di tetti che stringe a difesa il maniero, fino al famoso ponte a schiena d’asino sotto cui scorrono le acque cristalline del torrente Nervia che battezza l’omonima valle. Spettatore e testimone, il gatto nero, presenza costante e complice nella vita di Selena Kyle. Catwoman, gatta o donna? Il mistero impera ancora adesso. Per la realizzazione del carro è stata effettuata un’importante selezione di fiori locali. Catwoman è realizzata con 1000 foglie di aspidistra, inserti in juta, con dettagli del costume in “Crisantemini Sancarlini” verdi. Nella folle corsa Catwoman perde una preziosa spilla che cade accanto al ponte. Per realizzarla sono stati utilizzati 100 mazzi di violette, paglia sagomata, salice contorto. L’acqua che scorre placida sotto l’arco del ponte di Dolceacqua e che brilla al chiaro di luna ha richiesto l’uso di 200 iris blu, 100 giacinti bianchi e 100 blu, 200 anemoni blu. Per l’attocciolato e alcuni dettagli dei tetti, sono utilizzati 200 kg di agrumi locali, 20.000 foglie “cobra”, licheni, 150 calle, 400 foglie di phormium e 1000 garofani. I comignoli richiedono l’utilizzo di 100 kg di altri cultivar particolari di agrumi, 100 lilium gialli e arancio, 50 lilium “orientalis”, 50 anthurium rosa e verdi, rami d’ulivo, foglie di monstera, 50 orchidee “falena” (Phalaenopsis) rosa, 50 orchidee “falena” bianche, 40 steli di orchidea cymbidium, salice contorto, bambù. La luna che illumina  la scena è stata decorata in fibra vegetale e orchidee “falena” bianche. I gatti, spettatori e testimoni sulla scena del crimine, sono realizzati in fibra vegetale colorata.

Per Bordighera, la compagnia carrista “gli Sciancalassi” raffigura L’Uomo Ragno o, meglio, la rielaborazione della causa che ne ha generato i super poteri. Infatti, Peter Parker è un ragazzo come tanti, che ottiene i super poteri a causa della puntura di un ragno che gli trasmette le sue caratteristiche. Da quel momento la sua vita cambia perché la sua struttura genetica diventa più simile a quella di un aracnide piuttosto che a quella umana. A dimostrazione di ciò, lo Spider Man sul carro viene sì ritratto nel classico atteggiamento di volo tra i grattacieli della città ma con il corpo ancora in fase di trasformazione grazie a migliaia di fili di ragnatela. Oltre al personaggio, la scenografia comprende alcune strutture che rappresentano in modo stilizzato una tipica metropoli americana. Sulla sinistra, si può riconoscere il grattacielo Chrisler, elemento distintivo più volte riportato sul grande schermo e in tv. L’idea che si desidera trasmettere allo spettatore è quella di poter volteggiare insieme all’Uomo Ragno, a svariate decine di metri dal suolo. Come nei film più classici, la foschia occulta le strade sottostanti, facendo fuoriuscire le cime dei grattacieli. Subito dietro a Spider Man, ecco l’area stilizzata di un ponte, verosimilmente quello di Brooklin, che fa da orizzonte a grattacieli che chiudono l’insieme dell’inquadratura. Insomma, si è voluto creare il connubio moderno/classico, esplicito /immaginario. Vengono impiegati: 30 rami di cymbidium, 2 scatole di dendrobium, sancarlini verdi, 5 scatole di anthurium, 100 orchidee dendrobium, 1800 garofani, 50 steli di lilium rosa, 30 steli di lilium arancio, 8 scatole di tillandsia, 40 steli di strelitzie, 130 steli di violacciocche, 170 gladioli, 120 steli di anemoni, 50 liatris, 50 bocche di leone, 60 kg di mimosa, 8 pacchi di gypsophila, 25 scatole di muschio, 200 mazzi di ginestra, 60 piante e grasse, 120 kg di vegetale ornamentale come phormium, bear grass, filodendro e aspidistra.

Per il Comune di Riva Ligure, il personaggio nasce dalla fantasia di Stan Lee nel 1963: Tony Stark, geniale inventore miliardario, playboy e filantropo, proprietario delle Stark Industries, viene rapito in Afghanistan rimanendo ferito nell’esplosione di una mina le cui schegge si fermano a poca distanza dal cuore. Durante la prigionia, anziché progettare e costruire armi di distruzione di massa come ordinatogli dagli aguzzini, segretamente, con l’aiuto del compagno di cella, costruisce un’armatura con cui si salva e ritorna in patria. Così nasce Iron Man. Tony scopre che le schegge al cuore non possono essere rimosse e per sopravvivere perfeziona un magnete di sua invenzione che impedisce alle schegge di metallo di penetrare nel cuore. Chiude poi la divisione fabbricazione di armi delle Stark Industries e diventa fondatore dei Vendicatori (altri super eroi Marvel) collaborando spesso con le forze dell’ordine. In seguito nomina la sua storica segretaria Pepper Potts amministratrice e presidente della società. E da qui, dall’opposizione atavica “male” (costruttore di armi) / “bene “(giustiziere in difesa dell’umanità), nasce l’ispirazione del carro: il grande “cuore di latta” che rifiorisce alla vita, animato dalla forza/potere di Iron Man, sullo sfondo di una città ipertecnologica e futuristica, proiettata verso il futuro con la storica Pepper a guidare il cammino. Per la realizzazione del carro vengono utilizzati: per la parte mosaico, garofani, ranuncoli ed anthurium; per la parte relativa alle composizioni floreali, helleborus, rose, pisello odoroso, gloriosa, orchidee, ecc. Colori: rosso e giallo dominanti, in complementarietà con il verde e, a completare la gamma, tutti i colori dei fiori di Sanremo.Quantità dei fiori: 25.000 garofani, 12.000 ranuncoli, 1.200 anthurium, 3.000 rose, 1.000 helleborus, 1.000 pisello odoroso, 1.000 gloriosa, 500 orchidee, 3.000 fiori misti (iris, alstroemeria, strelizie, ecc), 100 kg fronde ornamentali

Flash, scelto da Ospedaletti, si caratterizza quale super eroe per le incredibili doti di velocità e tutti i benefici derivanti da questi poteri. Immortalando Flash nella posa del velocista, il carro vuole riprodurre la sensazione del movimento. Ecco perché i fiori sono disposti sulla figura, in senso orizzontale, seguendo la falsa riga dei fumetti che riproducono la velocità con piccoli segmenti disegnati dietro la figura nel senso di marcia, mentre le composizioni che lo contornano sono strutturate in modo dinamico. Inoltre, proprio per enfatizzare il dissolvimento della figura per effetto della velocità, il personaggio ha solo alcune parti del corpo ben definite nella zona frontale mentre la parte retrostante è ricreata da una composizione cromatica di fiori che richiamano il colore della tuta. In questo modo, allo spettatore è richiesto di completare il quadro della scena mettendo in atto la propria fantasia proprio come nella lettura dei fumetti. Trattandosi di un soggetto emblema della velocità, l’ambientazione in cui viene collocato sul carro trae spunto da un circuito automobilistico rappresentato dalle balle di paglia che delimitano la carreggiata e dalle scia che in cui si materializzano due moto: la prima, antica, riproduce l’effige riportata sulla locandina pubblicitaria della periodica rievocazione motoristica del circuito di Ospedaletti; la seconda, moderna, richiama la vocazione sportiva del tracciato cittadino. A chiudere la scenografia, sul fondo del carro una composizione policroma di fiori simboleggia un’esplosione da cui scaturiscono Flash e le moto e alla base del carro l’immancabile riferimento al mare su cui affaccia Ospedaletti. Vengono utilizzati: 1.500 iris, 4.800 garofani, 1.500 bocche di leone, 500 strelitzie, 20 kg di mimosa, 30 kg di ginestra, 30 kg di gypsofila, 600 gerbere grandi, 600 gerbere piccole, 450 amaryllis, 300 rose, 1.000 ranuncoli, 1.000 rami di spuntone, 10 kg di euphorbia, 500 foglie di aspidistra, 200 rami di felce, 700 rami di plumosus, 400 rami di forsizia, 6 balle di paglia.

Il carro di Isolabona è composto da elementi simbolo del paese: il castello, che ne occupa la parte predominante, collocato nella parte retrostante; alcune case con la forma e i colori tipici degli antichi borghi di Isolabona; un albero di ulivo sistemato all’interno dei un piccolo terrazzamento in muro a secco, anche questo elemento rappresentativo della realtà degli antichi borghi dell’entroterra ligure. La restante parte del carro è coperta da un prato, tranne nella parte avanzata dove è presente un sentiero su cui è collocato Wolverine, rappresentato in una delle sue pose tipiche in pantalone a petto nudo. Wolverine, il cui vero nome è James “Logan” Howlett, è un mutante, cioè un essere umano con il DNA contraddistinti dal gene X che conferisce capacità straordinarie, ovvero la capacità di guarire rapidamente da tutti i tipi di ferite. Il 60% del carro è ricoperto da fiori freschi locali ed essenze arbustive tipiche della zona. Il castello è ricoperto da circa 20.000 foglie cobra con inserti a corda; le casette sono rivestite in materiale vegetale mentre i tetti con foglie di castagno rosso. Wolverine, nella parte del petto nudo, è rivestito di materiale vegetale; i pantaloni sono ricoperti da infioritura a mosaico di garofani bordeaux/neri; per gli artigli sono utilizzati medaglioni del papa; l’ulivo è rappresentato da un bonsai in vaso; il sentiero è in corteccia; il corso d’acqua in essenza floreale; la scritta Isolabona con infioritura a mosaico di garofani rossi su fondo giallo in materiale vegetale. La restante parte del carro è ricoperta da essenze fresche tipiche locali quali mimosa, ginestra, margherita e crisantemi, oltre a rami d’ulivo ed erbe aromatiche.

Taggia porta Batman, personaggio imbattibile, cavaliere oscuro, l’uomo pipistrello dotato di tutte le tecnologie più avanzate e della propria forza fisica e mentale che riesce a vincere i crimini più perfidi. Per tutto questo Batman si è assicurato il primo posto nella storia e nel tempo dei fumetti e ha fatto di Gotham City il set più ammirato della lotta contro il male. Sul carro Batman è in primo piano che sbuca dalla bat-caverna in sella alla mitica moto e incomincia un lungo viaggio che lo porta dai grattacieli di Gotham City fino a Taggia Arma! Batman è affascinato da queste due bellissime entità, molto diverse ma anche simili per bellezza e fantasia dei profumi, dagli aromi di Taggia ai colori meravigliosi di Arma. Sono utilizzati fiori locali: 11.000 ranuncoli, 200 tulipani, 15.000 garofani, 200 calle, 600 violacciocche, 150 violette, 1.800 rose, 80 anthurium, 500 crisantemi, 2.000 gerbere, verde ornamentale, erbe aromatiche quali rosmarino, basilico, prezzemolo. L’ideazione, la progettazione e la realizzazioni sono curate da Francesco Piccirilli, distintosi in molte competizioni di arte floreale classificandosi al secondo posto dei campionati italiani. La preparazione e l’infioritura del carro sono realizzate da un gruppo di volontari, esperti in scenografie floreali che fanno parte del Comitato Festeggiamenti San Benedetto di Taggia e di alcune associazioni di Arma.

Il comune di Santo Stefano al Mare ricrea un’ambientazione in cui Thor combatte con uno dei tanti nemici, tratta dall’ultimo film “Thor contro Ragnarok” prossimamente in uscita nelle sale cinematografiche. Sullo sfondo insistono due figure simboliche: i genitori del Dio del Tuono, posizionati a protezione del figlio e incastonati nel ghiaccio, a simboleggiare le origini del mito. I fiori utilizzati per la realizzazione del carro sono: orchidee, circa 8.000 santini, garofani, rose, straelitzie, circa 25 kg. di topini, creste di gallo, salal e muschio.

Cipressa dedica il suo carro a Capitan America, che domina il centro del carro. La scultura è ricoperta con Lunaria (monete del papa) in modo da mettere in evidenza tutti i dettagli della corporatura e tutti i particolari della tuta, scolpiti fino al minimo dettaglio. Capitan America è ritratto nell’atto di lanciare il  celebre scudo. Alle spalle, come sfondo del carro, svettano 3 grattacieli stilizzati a simboleggiare la città di New York con la sua violenza urbana. La corsa dell’eroe in difesa del mondo travolge tutto ciò che incontra. È resa dalle composizioni aperte a libro e dalle spirali di fuoco e fiamme che si alzano verso il cielo. Tutta questa parte del carro è incentrata sui colori bianco, azzurro e rosso che richiamano il costume di Capitan America e la brutalità del crimine cittadino. In netta contrapposizione, sul davanti del carro si trovano la pace e la serenità a cui l’eroe tende, simboleggiate da un sereno prato verde punteggiato da un’infinità di fiori in calde tonalità pastello. A collegare i due scenari, un arco di fuoco che inizia dalla città trasformandosi progressivamente in un tranquillizzante arcobaleno capace di illuminare le colonne di fiori, espressione massima della sicura rinascita della città.

Vallebona e Camporosso hanno lavorato su hemyscira, luogo di origine di Wonder Woman e delle sue sorelle Amazzoni, nota anche come Isola Paradiso. L’isola prende il nome dalla mitologica città di Themyscira, capitale della tribù Amazzone nella mitologia greca. Sono rappresentati gli edifici svettanti che ne caratterizzano l’architettura di stampo ellenico, il golfo con i rilievi e sullo sfondo lo scenografico trono di Hippolyta incastonato da due colone di roccia a richiamo della frotta dell’isola che ospita la sale del trono. Completa la cornice un arcobaleno che enfatizza il contesto fantastico e mitologico del tema. Vengono utilizzati circa 15.000 fiori, complessivamente nelle seguenti varietà: dendrobium, strelitzie, gerbere, rose, ranuncoli, anemoni, lilium, anthurium, garofani, crisantemini, agapanthus e più di 100 kg fra mimosa, ginestra e gysophila, oltre a 100 kg di fronde e verde ornamentale.

Supergirl, scelta da Ventimiglia, è la cugina di Superman. Anche lei possiede super poteri e forza sovrumana. E’ venuta sulla terra quando il suo pianeta Kripton è esploso. E’ giunta così nella città di Natioanle CTY e si trova a difenderla da fuorilegge alieni fuggiti da una prigione spaziale. Il carro la rappresenta mentre spicca il volo tra i grattacieli di cristallo, realizzati come grandi contenitori di un’esplosione floreale. Volteggia tra le composizioni di fiori da dove spuntano cristalli di kriptonite, unica pietra ad annientare i suoi poteri. La parte posteriore del carro contiene il simbolo dell’eroina. Sono utilizzati: 800 rose, 300 kg di mimose, 1.000 aspidistra, 7.500 garofani, 300 pesco, 400 violacciocca, 800 lilium, 600 dendrobium, 30 orchidee, 200 ginestra, 200 iris, 800 gerbere, 1.600 sancarlini, per un totale di circa 20.000 tra fiori e foglie

Personaggio fantasioso, nato come conseguenza di esperimenti effettuati sul proprio corpo dal fisico inglese Bruce Banner che, a causa di raggi gamma, si trasforma in un essere bestiale gigantesco e brutale ma dal cuore tenero: è Hulk. Tale trasformazione dura dal tramonto all’alba. Poi Hulk riprende le sembianze umane. Esageratamente muscoloso e di colore verde, ha una forza enorme e una potenza smisurata nelle gambe con cui può percorrere distanze incredibili. Seborga lo rappresenta in tutta la sua forza ed energia distruttiva mentre disintegra e spacca rocce ovunque. Sul carro, ad accompagnare il personaggio, sono abbinate tre fanciulle chiamate Hulkarine. Fiori utilizzati: 5.000 garofani, 300 iris, 200 lilium, 700 bocca di leone, 500 gladioli, 400 ranuncoli, 300 anemoni, 200 rose, 400 strelitizie, 50 ginestra, 50 gisofile, 50 mimosa, 50 aspidistra, 100 philodendro.