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Melissa Marcello, da Milano a Berlino con la fotografia e la pittura nel cuore e nella mente

20 marzo 2017 | 15:20
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Melissa Marcello, da Milano a Berlino con la fotografia e la pittura nel cuore e nella mente

“La fotografia e la pittura per me non sono due mondi separati e inconciliabili”

Sanremo. Melissa Marcello — nata a Sanremo — dopo aver vissuto fra Milano e Berlino, si è trasferita definitivamente a nel capoluogo lombardo, dove tutt’ora vive e lavora. È proprio dalla specola meneghina che la giovane artista sanremese ci parlerà della cultura visuale che sta prendendo piede a Milano. Melissa — nonostante la tua giovane età —, hai già realizzato alcune mostre esponendo i tuoi dipinti.

Come ti hanno cambiata queste esperienze?

Le mostre che ho realizzato — sia a Sanremo che a Milano — sono state una bellissima occasione per confrontarmi con il pubblico: trovo molto importanti le opinioni dei “fruitori” delle mie opere, inoltre mi interessa conoscere le sensazioni che i miei quadri suscitano. A tal proposito, è stato molto interessante parlare con uno psichiatra che venne a vedere una di queste mostre: sapevo di mettere molto di me nei dipinti, ma mi sono resa conto — attraverso le sue domande — che forse stavo comunicando qualcosa di più e che spesso ognuno vede in un’opera quello di cui sente il bisogno.

Sei anche anche fotografa — di moda, ma non solo —, quali sono i tuoi modelli? E che tipo di rapporto fra pittura e fotografia secondo te?

La fotografia e la pittura per me non sono due mondi separati e inconciliabili, anzi: ritengo che le “regole” che governano un’immagine siano le medesime. Per me è importante che le immagini — tutte — siano ben bilanciate, pongo molta attenzione alle luci e ai colori, anche quando scatto in bianco e nero. Penso che pittura e fotografia siano due facce della stessa medaglia attraverso cui portare avanti un racconto. In passato ho seguito un corso di storytelling presso la NABA, inoltre vari corsi di fotografia con fotografi della Magnum del calibro di Jean Gaumy, Jonas Bendiksen e Jérôme Sessini. Attraverso le parole, ma soprattutto le immagini di questi, ho trovato nuove visioni e nuovi modi di raccontare attraverso le immagini.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Continuerai sia con la pittura che con la fotografia di moda?

Sì, continuerò con la fotografia di moda, mi piace questo lavoro e per me è un’occasione in più per esprimere il mio concetto d’immagine. Ho molti progetti per il futuro, uno di questi riguarda l’interazione plurisensoriale, ma non voglio dire di più, spero di potervi invitare al più presto a una mostra per farvelo provare. In questi mesi, inoltre, ho deciso di riprendere i miei studi iscrivendomi al corso di laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità, così da poter dare una base più solida a quanto fatto sino ad ora. Alla base della mia pittura e della mia fotografia ci sono le esperienze, sarà anche banale, ma penso che tutte le esperienze ci permettono di crescere, io cerco di vivere il maggior numero di esperienze diverse nella mia vita per essere più consapevole di me stessa e per conoscere più sfaccettature e visioni diverse sul mondo.

Di cosa ci parlerai attraverso questa rubrica?

Vorrei parlare principalmente di ciò che mi appassiona e che conosco meglio, ovvero l’arte; ma spero che come esperienza possa rimanere aperta al dialogo e al confronto. Mi farebbe piacere intervistare vari artisti e avere un contatto diretto con loro in modo da conoscere quella che è la loro visione del mondo, e — attraverso questa rubrica — spero di riuscire a portare quest’esperienza anche ai lettori di Riviera24.