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Luca Crespi, l’esordio in D a 17 anni e l’elogio del suo mister degli Allievi Brancatisano

21 marzo 2017 | 09:44
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Luca Crespi, l’esordio in D a 17 anni e l’elogio del suo mister degli Allievi Brancatisano

Argentina seconda nella classifica giovani di valore

17 anni, un fisico e una voce già da uomo, sicuro di sé e con tanta voglia di dimostrare il suo valore.
Si può descrivere così Luca Crespi, giovane talento degli Allievi dell’Argentina che domenica ha debuttato dal primo minuto in prima squadra.
Nato a Taggia il 6 gennaio del 2000, Crespi ha dato i primi calci al pallone nel Taggia prima di approdare 5 stagioni fa all’Argentina. Contro il Viareggio un sogno è diventato realtà: l’esordio in serie D.

Luca Crespi

Esordire in prima squadra dal primo minuto, a 17 anni appena compiuti, è stata una gioia immensa –ci racconta Crespi– Ero felice, ho ricevuto tanti complimenti. Prima di scendere in campo è subentrata un po’ di ansia, ma i compagni mi hanno tranquillizzato dicendomi di giocare semplice e mi hanno sostenuto tantissimo. È stata un’emozione speciale, già a novembre mi ero allenato con la prima squadra e avevo fatto una presenza in panchina, ma mai mi sarei aspettato di esordire, men che meno titolare.”

Da chi hai saputo che Calabria ti avrebbe fatto esordire?
Dalla scorsa settimana sono fisso in prima squadra, ma ad avvertirmi è stato  Brancatisano, il mio mister degli Allievi. Devo molto a lui, in questi due anni mi ha aiutato tantissimo. Domenica era in tribuna per sostenermi e mi ha fatto tantissimo piacere.

Esordio con vittoria, non poteva andare meglio….

Sì, abbiamo vinto una partita che non era affatto facile e scontata come si poteva pensare, il Viareggio lotta per non retrocedere ed è venuto da noi con coltello tra i denti.

Cosa ti ha detto Calabria a fine partita?

Il mister mi è sembrato contento, mi ha detto che ho giocato bene, ovviamente non ho ancora i ritmi dei miei compagni, ma era soddisfatto della mia prestazione e questo mi rende orgoglioso.

E non poteva che essere orgoglioso anche Gianni Brancatisano, il Mister degli Allievi dell’Argentina, che conosce meglio di chiunque altro il Crespi giocatore.

Gianni Brancatisano

“Lo alleno dalla stagione scorsa, –spiega Brancatisano– si è sempre messo in mostra per la sua educazione e propensione al lavoro. Non gli manca la voglia di sacrificio.”

Che giocatore è Luca Crespi?

È un centrocampista che può giocare sia centrale sia mezzala, ha grandi doti tecniche, è bravo nella gestione del pallone, intelligente tecnicamente e ha una struttura fisica già più da adulto che lo ha senz’altro favorito. Ha tutte le carte in regola per far bene ma, come ho detto a lui, questo deve essere un punto di partenza, deve mantenere lo spirito di sacrificio e la voglia di impegnarsi. Se non cambia, ha buone possibilità di togliersi delle soddisfazioni.

Come l’ha visto in campo all’esordio? Sappiamo che era sugli spalti a sostenerlo…

Ho visto un’ottima prestazione, ha giocato tutto il primo tempo e un quarto d’ora del secondo, ha tenuto bene il campo, non ha avuto timori reverenziali. Sono molto contento per lui perché se lo merita, spero di vederlo arrivare il più in alto possibile. Da allenatore, è la mia più grande soddisfazione vederli approdare in prima squadra, che deve essere per loro una vetrina e un trampolino di lancio. La fortuna che hanno i giovani dell’Argentina è la Società, che dà l’opportunità a chi merita di affacciarsi nel calcio che conta.

Ancora una volta l’Argentina è ai vertici della classifica giovani di valore…

Per due anni abbiamo vinto questa classifica, quest’anno siamo secondi. Credo sia la dimostrazione che la società crede nei suoi giovani. E non è da tutti.