Lancio di petardo da auto in corsa a Diano Marina, i carabinieri fermano due persone

Si è trattato di una bravata, l’esplosione comunque non ha provocato né danni né feriti
Diano Marina. A poche ore dalla misteriosa esplosione accaduta nei pressi della Banca d’Alba in corso Roma a Diano Marina i carabinieri hanno fermato zio e nipote, poi trattenuti presso la caserma dell’Arma per accertamenti per chiarire circostanze e motivi di quanto successo nel pomeriggio nel centro cittadino. Si è trattato di una bravata da parte dei due che abitano nel dianese. La filiale dell’istituto di credito non era l’obiettivo di quel grosso petardo lanciato da una vettura in corsa sul marciapiede davanti all’ingresso. I due hanno ammesso il gesto, parlando di uno scherzo di Carnevale.
Già informata anche la magistratura su quanto accaduto, probabile che i due vengano denunciati per aver violato l’articolo 703 del codice penale: accensioni ed esplosioni pericolose (Chiunque, senza la licenza dell’autorità, in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, o lungo una pubblica via o in direzione di essa spara armi da fuoco [c.p. 704], accende fuochi d’artificio, o lancia razzi, o innalza aerostati con fiamme, o, in genere, fa accensioni o esplosioni pericolose, è punito con l’ammenda fino a euro 103).
Determinante è stato il rafforzamento dei controlli del territorio predisposti proprio dall’Arma dei carabinieri. Una pattuglia ha notato una vettura con a bordo due giovani conosciuti ed ha deciso di fermarla per poi procedere alla loro identificazione. L’esplosione del petardo è avvenuta non lontano dal Comune di Diano Marina ed è stata avvertita in tutto il quartiere. Dopo la forte deflagrazione diversi abitanti della zona si sono affacciati dalle finestre notando un’autovettura allontanarsi a forte velocità. Per fortuna l’esplosione non ha provocato né danni né feriti. E a quanto pare i due avevano già fatto esplodere altri petardi prima di quello di corso Roma in altre zone del territorio dianese.