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“La sinistra che vorrei”, anche i socialisti imperiesi al congresso del PSI a Roma

19 marzo 2017 | 12:15
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“La sinistra che vorrei”, anche i socialisti imperiesi al congresso del PSI a Roma
“La sinistra che vorrei”, anche i socialisti imperiesi al congresso del PSI a Roma
“La sinistra che vorrei”, anche i socialisti imperiesi al congresso del PSI a Roma
“La sinistra che vorrei”, anche i socialisti imperiesi al congresso del PSI a Roma
“La sinistra che vorrei”, anche i socialisti imperiesi al congresso del PSI a Roma
“La sinistra che vorrei”, anche i socialisti imperiesi al congresso del PSI a Roma

La pattuglia imperiese era composta da Eraldo Crespi, Riccardo Caboni, Fabio Natta, Pierpaolo Ramoino, Fausto Molinari e Roberto Saluzzo

Sanremo. C’era anche una nutrita pattuglia di socialisti imperiesi al Congresso Nazionale Straordinario del PSI che si è tenuto il 18 e il 19 marzo a Roma presso il Marriott Park Hotel. Il titolo del congresso è “La sinistra che vorrei” e “i motivi – scrivono i socialisti – della convocazione di un congresso straordinario, ad appena un anno di distanza da quello svolto a Salerno, sono sostanzialmente due. Il primo riguarda la messa in sicurezza del Psi dopo le sconcertanti iniziative giudiziarie promosse da un pugno di compagni che si annunciano di troppo lenta soluzione. Nulla da temere, nulla da rimproverarci sul piano della correttezza e della trasparenza. Il tesseramento affidato ai nostri organi provinciali, e sottoposto poi a quelli regionali e nazionali, é stato svolto con la massima correttezza e ha consentito al partito di raggiungere il tetto dei ventunomila iscritti. Questo dato conferma una tendenza che ha permesso al Psi di invertire un trend negativo col quale doveva fare i conti all’indomani del congresso di Montecatini, svolto pochi mesi dopo l’uscita dei socialisti dal Parlamento a causa del mancato apparentamento veltroniano del 2008.

Siccome in diverse città e in molte regioni si assiste al ritorno di compagne e compagni che hanno condiviso con noi, nel tempo, gli stessi valori, il congresso lancia la proposta di ‘Costituenti regionali’ aperte alla cultura laica, ai movimenti civici, all’associazionismo, consentendo loro, come peraltro avviene a livello nazionale, di partecipare con pieno diritto ai nostri lavori. Non é solo per conferire stabilità e autorevolezza alla nostra comunità che é stato convocato un congresso straordinario. La situazione politica emersa dal voto referendario, la crisi di governo, le nuove tensioni all’interno del partito di maggioranza, l’intervento della Corte che ha invalidato la parte più rilevante della legge elettorale, cui si aggiungono novità decisive a livello internazionale, impongono una fase di profonda riflessione politica anche al Psi, per definire la sua strategia e le sue proposte. Un congresso straordinario, dunque, perché straordinaria e’ la cornice politica nella quale viviamo. Un congresso che parli non solo e non tanto di noi, ma sappia parlare agli italiani. Un congresso aperto a tutte le migliori risorse dell’area socialista e a tutti coloro che hanno qualcosa da dire e da fare in nome della libertà e della giustizia. Infine, un congresso di rinnovamento che permetta alle nuove generazioni di trovare un punto di riferimento nel più antico partito della storia italiana.”

Ebbene la pattuglia imperiese era composta da Eraldo Crespi, Riccardo Caboni, Fabio Natta, Pierpaolo Ramoino, Fausto Molinari e Roberto Saluzzo.