La sanremese Tea Turitto tra le giovani menti più brillanti del mondo



Ha vinto il “Global case challenge” di Accenture strategy con un progetto per Medici senza frontiere
Sanremo. Una sanremese tra le giovani menti più brillanti del mondo. È Tea Turitto, 25 anni, studentessa al quinto anno di Ingegneria gestionale al Politecnico di Torino, che ha vinto il “Global case challenge“: la competizione internazionale che Accenture strategy, azienda leader a livello globale nel settore dei servizi, ha promosso nell’intento di stimolare i giovani universitari a realizzare un complesso e ambizioso progetto per Medici senza frontiere.
“Alla competizione potevano iscriversi solo un target ristretto di studenti provenienti da determinate università d’Italia, Regno Unito, Germania, Spagna e Brasile – spiega Tea Turitto -. Dopo una fase di screening delle candidature, i selezionati, tra i quali figuravo anche io, sono stati raggruppati in squadre e a dicembre hanno iniziato l’iter di gara suddiviso in tre fasi: regionale, nazionale e globale. Durante la prima fase è stato chiesto ad ogni gruppo di studiare un metodo che, sfruttando le nuove tecnologie digitali, potesse incrementare il bacino di donazioni a Medici senza frontiere. La mia squadra ha vinto e abbiamo avuto accesso alla seconda fase a Roma”.
A gennaio, prima dell’inizio della fase nazionale, Tea viene così assegnata a un nuovo team, al quale i manager di Accenture hanno chiesto di elaborare un progetto medesimo a quello precedente ma correlandolo a un vero business planner. “Al termine della competizione, esausta e insieme arricchita dall’incontro con studenti geniali e dal background completamente diverso dal mio, ci hanno comunicato che eravamo arrivati secondi. Ero un po’ amareggiata, il secondo posto non permetteva l’accesso alla finalissima di Londra (20-22 marzo). Poi, però, è arrivata un’inaspettata sorpresa: una ragazza del team vincitore non poteva recarsi nella capitale britannica e avevano bisogno di uno studente che la sostituisse. Ho ricevuto allora una chiamata da parte dei manager di Accenture, che, colpiti dalle mie precedenti presentazioni, mi hanno ritenuto meritevole di occupare quel posto”.
La settimana scorsa Tea vola così a Londra, dove viene inserita all’interno di un terzo gruppo composto dagli studenti migliori di ciascuno dei cinque paesi concorrenti. “Sono stati giorni molto intensi e di duro lavoro. I leadership di Accenture ci hanno chiesto di sviluppare un terzo studio basato sull’uso delle nuove tecnologie nella prevenzione di attacchi sugli ospedali di Medici senza frontiere nelle zone guerra. Al termine delle lunghe session training e di network, nella più totale incredulità, ci hanno comunicato che avevamo vinto. Ero emozionatissima, ho impiegato qualche minuto a realizzare quanto mi stavano dicendo. Il primo posto mi ha dato l’opportunità di entrare a far parte dell’Accenture Strategy protégé program, quindi di essere affiancata dai manager dell’azienda durante la fine della mia carriera universitaria e all’inizio di quella professionale, di accedere direttamente al terzo livello del processo di selezione per il reclutamento di nuovi candidati e di vedere un giorno nascere per Medici senza frontiere il mio progetto”.