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Immigrati in Riviera, a Diano Marina un incontro per capire come accoglierli senza paure

23 marzo 2017 | 09:11
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Immigrati in Riviera, a Diano Marina un incontro per capire come accoglierli senza paure

Insieme a A.I.FO. e Mappamondo, in collaborazione con l’Arci Prov.le, Apertamente, la Caritas Albenga-Imperia e la Caritas Sanremo-Ventimiglia ed Intersos

Diano Marina. Immigrati e accoglienza al centro dell’incontro pubblico che si è svolto ieri sera nella sala don Piana a Diano Marina con A.I.FO. e Mappamondo, in collaborazione con l’Arci Prov.le, Apertamente, la Caritas Albenga-Imperia e la Caritas Sanremo-Ventimiglia ed Intersos. E ieri la sala era davvero gremita per ascoltare storie e anche paure.

“Dopo aver  letto e ascoltato notizie relative al tema dell’accoglienza dei richiedenti asilo sul nostro territorio – hanno spiegato gli organizzatori –  ci sembrava doveroso parlare di questo argomento in modo più approfondito”. “E’ stata un’occasione per cercare insieme risposte ai problemi rimanendo “umani” e al tempo stesso fornire informazioni precise ed esatte per chiarire e dissipare paure ed egoismi che portano a chiusure ingiustificate – ha detto Susanna Bernoldi dell’Aifo – In questo territorio dobbiamo avere il buon cuore di accogliere queste persone e al tempo stesso cercare di capire come possiamo fare qualcosa per loro per aiutarli”.  E non sono mancati riferimenti all’ultimo caso vissuto a San Bartolomeo dove sono ospiti da tre settimane 14 migranti: “La politica alza un polverone. Alimenta la paura del diverso per conquistare l’elettorato”.

E durante la serata si è parlato di Costituzione, di Convenzioni internazionali che l’Italia ha firmato. “Il buon senso ci invita all’accoglienza e noi, attraverso le voci dei relatori, abbiamo cercato di far emergere le positività, non disgiunte dalle difficoltà che si incontrano. Crediamo sia diritto e dovere di ogni cittadino conoscere per poter giudicare in modo sereno ed agire in modo consapevole e responsabile in un mondo che globalizza e mercifica ogni cosa, che consente a ogni merce e denaro di spostarsi, ma pone barriere di cemento e filo spinato alle persone”. Roberto Corradi, coordinatore dello Sprar ha anche spiegato il caso dei 35 euro per migrante: “Soldi che servono a tutto anche per pagare cibo e affitto. Chi riceve accoglienza infila in tasca 2,50 euro al giorno”.

All’ incontro “A braccia aperte, conoscere per capire” era presente anche don Rito Alvarez, parroco a Ventimiglia, sacerdote in prima linea nella gestione dell’emergenza profughi nella città di frontiera.