Il sindaco Capacci dice che “la città è pulita”, gli imperiesi rispondono “avrà il netturbino personale”




Cittadini sulle barricate contro le dichiarazioni del primo cittadino in consiglio comunale
Imperia. Consiglio comunale di Imperia. E’ notte fonda quando il sindaco Carlo Capacci, parlando della questione rifiuti, ha detto che la “città ora è più pulita rispetto a quando c’era la Tradeco”. Dichiarazione che ha suscitato la viva reazione dei cittadini che gli hanno risposto a distanza con commenti su Facebook.
I commenti all’indomani di questa frase del primo cittadino si sprecano: “Capacci avrà il suo netturbino personale h.24 che come cade una foglia la raccoglie”, “Mai vista Imperia così sporca……forse il sindaco vive su di un altro pianeta…”. Altri commenti: “Basterebbe che facesse un giro su uno dei moli o di Oneglia o di Porto. Domenica abbiamo rinunciato alla passeggiata, perché facevamo fatica a trattenere i conati di vomito, escrementi e fazzolettini ovunque”, “In cima alla colla a Porto ci sono una serie di bidet in bella vista”. Non basta ancora? Eccone altri: “Forse vive in un’altra città…oppure consigliate gli un buon oculista”.
Ma c’è chi prende le difese del primo cittadino Capacci: “Il sindaco deve fare la sua parte, ma anche i cittadini. C’è tanta gente veramente maleducata”. Non solo post, ma anche foto pubblicano gli imperiesi che danno un’immagine diversa da quella offerta dal sindaco di Imperia Carlo Capacci. L’auspicio è quello che si arrivi presto a definire chi e come dovrà essere svolto il servizio di raccolta dei rifiuti in città. C’è chi, in consiglio comunale, pensa già al 2018 quando a dover risolvere il “casus belli” dovrà essere una nuova amministrazione.
Durante la seduta consigliare il sindaco ha ripercorso le tappe del settore rifiuti in città, nel corso della discussione sull’approvazione del piano economico finanziario degli stessi. “Durante le elezioni del 2013 nessun candidato sindaco ad Imperia pensava di trovarsi a gestire una emergenza rifiuti, ritenendo che le amministrazioni precedenti avessero fatto un buon lavoro. Allo stesso modo, nessuno aveva in mente di realizzare un sistema porta a porta, considerando l’esistenza di un contratto pari a 7 anni di durata. Questa amministrazione si è invece trovata in piena emergenza, dove episodi come cassonetti stracolmi, rifiuti per strada e dipendenti senza stipendio erano situazioni all’ordine del giorno. Il Comune di Imperia si è quindi sostituito all’appaltatore, quando era suo dovere farlo, e i lavoratori hanno sempre percepito il loro stipendio, secondo le modalità e i tempi di contratto. Quando la situazione è diventata insostenibile, l’amministrazione ha dovuto rescindere il contratto, trovando una soluzione in emergenza, con l’ordinanza sindacale. A seguito di una selezione è stato dunque redatto un capitolato d’appalto a cui è seguita una selezione fra le 3 aziende che hanno risposto. Nello stesso momento, tutta la documentazione è stata inviata alla Procura della Repubblica, nell’ambito della trasparenza in cui questa amministrazione ha deciso di operare. La città è più pulita ma è importante che i cittadini siano i primi a conferire in maniera corretta i rifiuti, differenziandoli. Su questo argomento sta lavorando il gruppo di lavoro Rifiuti Zero, che si presterà ad effettuare una attività informativa. E’ importante infatti che si comprenda come, per arrivare al porta a porta, i cittadini possano apprendere la differenziazione nel modo corretto. Ricordo che il Comune di Imperia è stato fra i primi il Liguria ad approvare il protocollo Rifiuti Zero”.
Allo stesso modo Capacci ha anche ricordato che “nei prossimi giorni la giunta darà l’indirizzo al dirigente su come affidare il servizio ad una società pubblica. Verrà dunque effettuato un confronto tecnico economico in base al quale si valuterà l’economicità della soluzione in house rispetto a quella in appalto. Per questa procedura è necessario del tempo e in questo tempo continuerò a fare ordinanze”.