‘Una legge per Carolina’. Silvana Parisi: “Giovani e famiglie vanno informati e formati sui pericoli del cyberbullismo”

27 marzo 2017 | 11:25
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‘Una legge per Carolina’. Silvana Parisi: “Giovani e famiglie vanno informati e formati sui pericoli del cyberbullismo”

La deus ex machina del convegno ricorda la ragazza suicida e spiega perché è necessario parlarne

Sanremo. “Informare i nostri ragazzi perché acquisiscano maggiore consapevolezza dei pericoli a cui vanno incontro e formare sia loro che gli insegnanti riguardo alle problematiche all’interno delle classi e attraverso l’esperienza diretta purtroppo vissuta anche dal papà di Carolina Picchio, ragazzina della provincia di Novara che si è suicidata, gettandosi dalla finestra della sua camera, non riuscendo a sopportare il suo essere vittima di cyber bullismo”. Così, l’insegnante di informatica di base Silvana Parisi  e deus ex machina del convegno ‘Una legge per Carolina’ che si sta tenendo al Casinò di Sanremo riempito all’inverosimile dagli studenti dell’Istituto Comprensivo di Riva Ligure, il Calvino e l’Aicardi di Sanremo.

Negli anni c’è stata un’evoluzione spaventosa del’uso non controllato e non consapevole dei social network da parte dei ragazzi. – spiega a Riviera24 la Parisi – I giovani arrivano a scuola con sempre maggiori conoscenze in fatto di navigazione e rete ma per esempio non conoscono il computer come strumento di lavoro. Di questo mi sono davvero spaventata e ho capito che era indispensabile approfondire con loro. L’anno scorso ho perciò fatto intervenire uno studente dei sistemi di sicurezza informatici che ha svolto delle lezioni sulla tematica: un intervento durato una settimana ruotando nelle diverse classi nel quale è emerso una totale incoscienza del problema e dei pericoli in agguato. Era necessario informarli e formarli, loro ma anche alle famiglie che hanno l’obbligo di vigilare sulla navigazione dei loro ragazzi e non possono più pensare di demandare alla scuola”.

Al tavolo il preside dell’Istituto Aicardi Sergio Maria Conti, la professoressa dell’Istituto Paola Baroni,  il presidente Cespim Matteo Lupi, il papà di Carolina Paolo Picchio, la psicoterapeuta Patrizia Sciolla e le senatrici Donatella Albano e Elena Ferrara. Proprio la senatrice Elena Ferarra, già insegnante di Carolina e dunque coinvolta anche emotivamente, è stata la prima firmataria del ddL presentato in Parlamento. Presente il sala anche l’assessore Daniela Cassini.

Anche la consigliera regionale di Pari Opportunità Laura Amoretti è stata a suo modo presente grazie alla sua letter letta dalla professoressa Paola Baroni nella quale “plaude il progetto atto a sradicare il bullismo, problema frequente tra i giovani e che spesso si manifesta all’interno della scuola. E proprio da qui diventa fondamentale partire per riconoscerlo, combatterlo, e soprattutto prevenirlo. Prevenire che il bullo domani diventi un partner inattaccabile, un genitore violento, un lavoratore che esercita mobbing, un adulto che agisce violenza sul diverso, un uomo o una donna che mette in atto forme di discriminazione”.

Dalle senatrici, già membri della Commissione dell’infanzia e dell’adolescenza, è già arrivata la conferma della disponibilità per proseguire in prima persona questo progetto con altre importanti iniziative.