Gioco d’azzardo, Piana: “Ludopatia non è la sola emergenza. Occorre anche difendere i lavoratori a rischio disoccupazione”

14 marzo 2017 | 12:53
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Gioco d’azzardo, Piana: “Ludopatia non è la sola emergenza. Occorre anche difendere i lavoratori a rischio disoccupazione”

“Niente di più sbagliato credere che il centrodestra voglia cercare voti sulla pelle dei più deboli. Il Governo vuole solo favorire le grandi lobby del gioco e guadagnarci di più, senza combattere triste fenomeno della ludopatia”

Liguria. Proroga di un anno della legge regionale sul gioco d’azzardo. Oggi durante il Consiglio regionale i capigruppo hanno incontrato i rappresentanti di esercenti e commercianti liguri del settore.

“Niente di più sbagliato credere che il centrodestra voglia cercare voti sulla pelle dei più deboli – spiega il capogruppo regionale del Carroccio Alessandro Pianaridurre un tema così serio in una frase spot, come ha fatto anche il Comune di Genova, è sbagliato e troppo semplicistico. Occorre difendere i lavoratori a rischio disoccupazione che possono essere considerati soggetti deboli come i ludopatici, ma anche i piccoli imprenditori che del tutto onestamente svolgono la loro attività avendo sempre seguito le regole in modo trasparente.

Sarebbe stato più facile trovare voti applicando una legge non scritta da noi sulla quale, attraverso la campagna mediatica del centrosinistra, forse si sarebbero ottenuti molti consensi. Una riflessione su una legge studiata cinque anni fa bisogna invece farla perché si è vista crescere un’economia del settore e quindi occorre andare al passo coi tempi. Inoltre, visti e considerati i recenti progetti del governo tesi a favorire le grandy lobby delle sale da gioco, la proroga di un anno consentirà a tutti (istituzioni, lavoratori e piccoli imprenditori) di avviare un serio e ragionevole confronto per trovare una soluzione efficace, a tutela di tutti e più adatta ai tempi.

C’è inoltre da precisare che oggi, dal punto di vista tecnico, le piccole slot machine diffuse sul territorio sono preimpostate per restituire il 70% delle giocate in vincite su un ciclo di partite (mediamente 30mila). Il ricavo restante, poi, va per il 20% di tasse allo Stato e il 10% a gestore ed esercente, che solitamente dividono i guadagni (a loro volta tassati) a metà.

In definitiva, è senz’altro necessario combattere il triste e preoccupante fenomeno della ludopatia anche in Liguria, ma non sembra affatto che il centrosinistra abbia trovato ricette miracolose. Anzi, il progetto del Governo rischia di far chiudere per sempre tanti bar e tabacchini per favorire le grandi lobby dei mini casinò e quindi in questo modo lo Stato sarà il solo a trarne profitto insieme ai grandi produttori, ci guadagnerà di più e la ludopatia non verrà certo sconfitta, ma sarà semplicemente nascosta in luoghi diversi, lontano dagli occhi”.