Furti e ronde nel Golfo Dianese, ecco il vademecum del sindaco Giacomo Chiappori
Obiettivo fare rete per evitare intrusioni non solo di notte ma anche di giorno dopo l’ondata di furti in case e villette isolate
Diano Marina. Non c’è un segreto dei segreti, una formula magica. Piuttosto bisogna adottare una serie di accorgimenti che insieme riducono le possibilità di ritrovarsi la casa svaligiata. Solo l’altra notte in via Santa Lucia tre appartamenti sono finiti nel mirino dei ladri. Nel Golfo di Diana crescono paura e esasperazione. Le ronde girano e qualche furto è stato anche sventato, ma non basta ancora per tenere lontane bande specializzate che addirittura parcheggiano i malviventi nelle piazzole dell’autostrada all’altezza di Diano San Pietro per poi prelevarli all’alba quando hanno concluso i rastrellamenti. Il sindaco di Castello Romano Damonte si è impegnato a far piazzare telecamere di sorveglianza sul territorio. Altro passo importante verso una migliore sicurezza in zona.
E i cittadini hanno chiesto un incontro anche con il sindaco Giacomo Chiappori che volentieri ha dispensato consigli, lui che le ronde le aveva istituite una quindicina di anni fa con la Lega Nord.“Io stesso sono stato derubato in casa due volte e capisco bene lo stato d’animo di questa gente”.
Che fare allora sindaco per difendersi?“Non serve trasformarsi in giustizieri della notte. Le forze dell’ordine ci sono e fanno il loro lavoro”.
Quindi la ronda notturna non serve? “Sì che serve, ma è bene concentrare il controllo, anche nelle stradine più periferiche, tra la mezzanotte e le cinque del mattino. Quando tutti dormono ecco che arrivano i ladri”.
Ci sono margini per perfezionare allora l’attività delle ronde?“Ottima sarebbe l’idea di avviare un progetto di sicurezza condivisa, partecipata, comune: un gruppo di controllo di vicinato, una squadra sempre aperta a nuovi adepti impegnata nell’osservare, nell’ascoltare, nel riferire ciò che è sospetto, ciò che allarma, ciò che è presagio di furti, di scippi e di rapine.È fondamentale che i cittadini si prendano a cuore la sicurezza del proprio territorio interagendo in maniera fruttuosa con le forze dell’ordine. Ora, tra l’altro, esiste il numero unico 112 ed è più facile mettersi in contatto con un’unica realtà”.
Altri accorgimenti validi per rendere più dura la vita ai ladri?“Non dare troppe informazioni sulle proprie abitudini, non lasciate mai la chiave sotto lo zerbino. In alcune famiglie, soprattutto da queste parti, c’è questa abitudine. E’ un bel regalo per i ladri che prima del colpo, normalmente, studiano la vittima arrivando a seguirla anche al supermercato”.
Altri consigli? “Installare delle grate alle finestre o utilizzare vetri antisfondamento per evitare intrusioni indesiderate. Ma ripeto, per rendere efficace un controllo costante sul Golfo credo sia necessario avviare un gruppo di controllo di vicinato, come gli stessi residenti hanno in mente di fare”.
“Ora – dice una delle sentinelle che opera nel Dianese – si tratta di “metabolizzare” le informazioni, i semplici consigli pratici e di iniziare a fare “rete”. E si dovrà scegliere il referente del gruppo, l’anello di congiunzione tra i residenti e le forze dell’ordine, che dovrà inoltrare le segnalazioni più importanti” . Castello, San Pietro e Marina sono già in allerta.