Favori al marito dell’ex procuratore Geremia, tre carabinieri davanti al gup

Il caso verrà dibattuto in tribunale a Torino, archiviata la posizione del pm Giuseppa Geremia
Imperia. E’ fissata per giovedì 30 marzo davanti al gup del tribunale di Torino l’udienza che vede imputati il colonnello Luciano Zarbano, 53 anni ex comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri di Imperia, che dall’estate scorsa presta servizio a Roma e il maggiore David Egidi, 40 anni, da due anni a Oristano, ma pure lui in servizio a Imperia. Nei loro confronti l’ipotesi di reato è di concorso in abuso d’ufficio. E’ imputato nella vicenda anche Gianfranco Cabiddu, 66 anni, carabiniere in congedo da molti anni, marito dell’ex procuratore Giuseppa Geremia che ha lasciato Imperia nell’agosto dell’anno scorso.
Ad indagare su questa vicenda, che getta un’ombra sull’attività svolta dai carabinieri con le stellette, rivelata ad aprile 2016 da Repubblica che aveva raccontato l’esistenza di un’inchiesta alla procura di Torino (competente quando siano coinvolti in veste di indagati o parti offese magistrati del distretto ligure), sono stati i pubblici ministeri Marco Gianoglio e Enrica Gabetta. Finita l’indagine i due, era il mese scorso, avevano chiesto il rinvio a giudizio. E giovedì ci sarà una decisione.
La vicenda fa riferimento alla mancata revoca della patente a Gianfranco Cabiddu, il marito del magistrato che aveva guidato la procura a Imperia. Secondo l’accusa i due ufficiali avrebbero “ritardato” la notifica della sospensione del permesso di guida in modo che l’ex carabiniere avesse il tempo di ottenerne la revisione, superando quindi il provvedimento. La violazione al codice della strada per Cabiddu era stata accertata quando si trovava in Sardegna. Dai carabinieri di Lunamatrona, era il 12 febbraio 2014, era stata inviata ai colleghi della comando della Pietro Somaschini una missiva contenente il provvedimento della Motorizzazione civile di Cagliari datato 25 novembre 2013. Veniva indicata la “sospensione a tempo indeterminato della patente di guida categoria C” per il Cabiddu. Secondo la procura della Mole, tuttavia, la pratica sarebbe stata “rallentata” nelle successive procedure, anche nell’inserimento della segnalazione nella banca dati delle forze di polizia. Da qui l’indagine nei confronti dei due ufficiali dell’Arma.
Le posizioni dell’ex procuratore di Imperia Giuseppa Geremia e del Vpo, il vice procuratore onorario Maria Carmela Curcio, invece, sono state archiviate su richiesta della stessa procura torinese. Per il magistrato, nel maggio 2016 la sua posizione è finita in archivio, così come per la seconda. Era stata infatti un’intercettazione a consentire di scoprire come nacque l’indagine. Aveva chiamato al telefono il direttore della Medicina Legale dell’Asl1 di Imperia riferendole di stare attenta alle conversazioni telefoniche. Ma anche in questo caso la vicenda era stata poi archiviata.