Ecco il piano del Viminale sulla ridistribuzione dei migranti in provincia di Imperia: la mappa

1 marzo 2017 | 17:12
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Ecco il piano del Viminale sulla ridistribuzione dei migranti in provincia di Imperia: la mappa

I pareri di alcuni sindaci del ponente ligure

Sanremo. Il piano di ridistribuzione dei migranti sul territorio nazionale del Viminale toccherà anche la provincia di Imperia, città costiere e paesi dell’entroterra. Per quanto riguarda i comuni dell’entroterra, la maggior parte sotto i 2mila abitanti, si vedranno arrivare 6 migranti ciascuno, mentre per i comuni della costa, oltre i 2mila abitanti, i numeri sono i seguenti:

– Ventimiglia: 103

– Camporosso: 23

– Bordighera: 45

– Ospedaletti: 7

– Sanremo: 232

– Taggia: 60

– Riva Ligure: 12

– Santo Stefano al Mare: 10

– Imperia: 181

– Diano Marina: 25

– San Bartolomeo al Mare: 13

– Diano Castello: 10

E’ una situazione assai complicata per i sindaci della provincia alle prese con la sistemazione dei profughi. C’è chi ha spazio e chi no ma soprattutto è imperativo pensare al lato organizzativo dell’accoglienza di queste persone, con tutte le problematiche del caso.

Per Enrico Ilariuzzi, sindaco di Seborga: “Con tutta la buona volontà, non saprei dove metterli. Senza contare che sei migranti su una popolazione di 300 persone costituirebbero il 2% dei residenti, il comune di Seborga non dispone di proprietà immobiliari e non ho spazi da affittare per l’accoglienza”.

Fa eco il collega Fulvio Gazzola, sindaco di Dolceacqua: “Dobbiamo ancora attrezzarci per l’accoglienza. Non abbiamo strutture comunali dove sistemare i migranti e dobbiamo quindi individuare quelle private. Sei profughi è un numero sostenibile per il comune di Dolceacqua: l’importante è attivare una convenzione per cui queste persone possano svolgere lavori socialmente utili, in modo che ci sia un ritorno per la collettività e anche per favorire la loro integrazione”.

Giacomo Pallanca, sindaco di Bordighera: “Il comune di strutture atte ad ospitare non ne ha e questo è un punto fermo. Detto questo, è la Prefettura che dovrà attivarsi, però noi dovremo anche valutare i requisiti che devono avere le strutture”.

“Vogliamo cercare di capire come funziona il meccanismo – afferma Paolo Blancardi sindaco di Ospedaletti -, a Genova abbiamo espresso parere favorevole per lo Sprar. Ad Ospedaletti dovrebbero essere 7 i migranti da ospitare, al momento non abbiamo posti comunali e cercheremo di aprire lo Sprar con gli altri comuni.”

“Devo purtroppo confermare che il Piano Nazionale di Riparto – evidenzia il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri – definito dal Ministero ci va ad assegnare una quota che mi preoccupa davvero molto.  Oggi ho avuto un incontro in Prefettura ed è emerso che non c’è spazio di manovra sui numeri. Ora ci riuniremo in maggioranza e in conferenza dei capigruppo. L’unico nostro spazio di azione è scegliere tra i Cas o gli Sprar. L’inserimento in ogni caso avverrà in modo graduale”.

“I migranti ospitati a Imperia sono per la precisione 238. Nessuno di loro ha mai creato problemi o tensioni con gli altri cittadini. Una cosa è certa – sottolinea il sindaco di Imperia Carlo Capacci – abbiamo rispettato quello che ci era stato chiesto. Se arriveranno altri migranti questi dovranno essere “spalmati” in quei comuni che finora non hanno dato loro ospitalità. Sulla caserma Crespi ho già spiegato che non ospiterà altri profughi bensì quelli che sono già presenti sul territorio”.

Categorico il commento del sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori: “Noi ci siamo opposti come Comune a cercare posti dove ospitare i profughi. Che sia la prefettura ad occuparsi del problema. Il golfo dianese vive di turismo ed abbiamo un’immagine da difendere”.