Diano Marina, la maggioranza insiste: “Che il Governo aiuti i migranti a casa loro”
E si chiede di comunicare ai sindaci il numero massimo di arrivi previsti sul territorio dei rispettivi paesi
Diano Marina. Dopo il comizio in piazza con i sindaci del Golfo, il consiglio e una mozione dettagliata della maggioranza sul caso migranti dove tra l’altro si chiederà al Governo “di perseguire, insieme a tutte le istituzioni internazionali competenti, una politica concreta di aiuto nei paesi di provenienza”.
Una mozione che approda mercoledì nel parlamentino di Diano Marina a sole due settimane dall’incontro pubblico che ha visto la partecipazione di almeno 300 persone davanti alla piazza del Comune. E nella mozione che la maggioranza intende far approvare si sottolinea come la gente “si è dimostrata contraria all’arrivo di un imprecisato numero di stranieri provenienti dall’Africa anche per i riflessi in tema di igiene, sicurezza e mantenimento dell’ordine pubblico pechè non sono stati forniti dalle autorità preposte dati certi sui numeri degli arrivi, sui tempi di permanenza, sulle condizioni igienico sanitarie degli ospiti; – ancora nel corso della riunione pubblica si è delineato con chiarezza che l’invio forzato di persone straniere, senza identificazione, senza verifiche sanitarie, senza screening dei precedenti penali, in una località turistica nuoce gravemente alla libera e paritaria concorrenza con le località turistiche che non ospitano le ridette persone, località sia sul territorio italiano sia sul territorio di paesi stranieri, con le quali Diano Marina è in diretta concorrenza”.
Ed ecco allora che il consiglio comunale chiederà al Governo di “promuovere in tutte le sedi opportune la creazione in Nord Africa di appositi campi gestiti insieme alle maggiori organizzazioni internazionali competenti, in cui convogliare i migranti che aspirano al riconoscimento dello status di rifugiato al fine di realizzare sul posto la verifica dell’eventuale sussistenza dei criteri richiesti dai Paesi dell’Unione Europea per essere immessi alla concessione del diritto d’asilo; di stroncare la tratta ed il traffico di essere umani inasprendo le pene per scafisti e affiliati che operano e sfruttano la tratta dei migranti, anche mediante l’introduzione di nuove fattispecie di reato; ma che di prevedere che l’operatività dei nostri mezzi di soccorso sia della marina che della guardia costiera siano limitate solo ed entro le acque territoriali italiane e comunque vietare di operare nelle acque territoriali di paesi stranieri”.
Ma si chiede alla Prefettura di Imperia “di ottenere il consenso preventivo da parte dei sindaci nel caso di invio di immigrati in strutture site nel comune relativo, sia per una questione di rispetto delle regole democratiche (i sindaci sono eletti dai cittadini), sia perché il sindaco è il responsabile della salute e dell’ordine pubblico sul proprio territorio; di comunicare ai sindaci il numero massimo di arrivi previsti sul territorio dei rispettivi comuni e la indicazione del termine finale massimo di permanenza della colonia di migranti; di prevedere il rimpatrio immediato dei migranti ai quali sono state respinte le domande di asilo e protezione non avendone titolo e che, quindi, sono clandestini e non possono e non debbono permanere nel territorio dello stato italiano; di redigere con i sindaci separati accordi di programma per la gestione di strutture dove ospitare i migranti aventi diritto all’asilo o ad altre forme minori di protezione, comunicando il nominativo delle cooperative e/o dei privati che gestiscono l’accoglienza nonchè il regime di tassazione delle somme percepite a tali fini”.