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Cori razzisti durante Don Bosco-Quiliano, Ivaldi (FIGC) condanna il grave gesto dei tifosi di casa

8 marzo 2017 | 11:33
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Cori razzisti durante Don Bosco-Quiliano, Ivaldi (FIGC) condanna il grave gesto dei tifosi di casa

“E’ inaccettabile che sui nostri campi qualcuno possa essere insultato e offeso per il colore della sua pelle, non possiamo tollerarlo”

Vallecrosia. Domenica sul campo del Don Bosco Vallecrosia è andato in scena uno spiacevole quanto deplorevole episodio di razzismo. Di quelli che non ci siamo stancati di dover raccontare, perché fanno male al calcio e a chi cerca di viverlo con passione e leggerezza. Il giocatore del Quiliano, Binjamin Marouf, 27 anni del Togo, è stato pesantemente insultato dai tifosi della squadra di casa. La sua colpa? Aver commesso, secondo loro, un fallo sul portiere in occasione di un gol segnato nella partita di andata.

Tanto è bastato per rivestirlo di insulti pesantemente a sfondo razziale. La notizia non è passata in sordina, sono arrivati al giocatore tanti messaggi di solidarietà soprattutto da parte dei compagni di squadra. Di fronte al grave episodio di intolleranza razziale, è intervenuto il Comitato Ligure della Lega Nazionale Dilettanti, in attesa delle decisioni del Giudice Sportivo, che ha ribadito come da tempo tutto il movimento calcistico nazionale e in prima linea la Federazione siano impegnati a far rispettare quei valori di uguaglianza, integrazione e tolleranza che nello sport sono fondamentali. “E’ inaccettabile che sui nostri campi qualcuno possa essere insultato e offeso per il colore della sua pelle, non possiamo tollerarlo”, è il commento di Giulio Ivaldi, presidente del Comitato Ligure.