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Cervo, un benvenuto alla ciclabile accarezzando il ricordo della ferrovia

29 marzo 2017 | 09:15
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Cervo, un benvenuto alla ciclabile accarezzando il ricordo della ferrovia

I ricordi di un treno che accarezzava il mare

Cervo. Immagino ancora il passaggio del primo treno alla stazione di Cervo il 25 gennaio del 1872.
Naturalmente io non c’ero, me lo ricordava mia nonna che lo leggeva, come una fiaba, su un dattiloscritto: “Cervo e la sua stazione ferroviaria”.

Per creare l’atmosfera da fratelli Grimm in Hänsel e Gretel, ingigantiva la mia curiosità con voci e scenari interpretativi che visualizzavano treno, binari, stazione, persone.

In me nasceva entusiasmo da film dei Fratelli Lumière, con la loro locomotiva che pareva uscire dallo schermo.
Oggi, mentre passeggio a fianco di quel tracciato, ripenso ad allora soffermandomi sul sedime ferroviario, orfano dei binari.

Il mio è uno sguardo impressionista pari a Claude Monet che soggiornò a Bordighera, con la forza del suo cogliere i colori e l’asprezza dei luoghi. Più in là colgo il mare come nel suo quadro “Impressione, levar del sole”.
Un suo dipinto, realizzato proprio nel 1872, dal cui titolo deriva il nome impressionismo, conservato nel Musée Marmottan Monet di Parigi.

Ecco come imprimo sulla mia retina questo scorcio che esprime struggente e romantica bellezza, nell’invito e il benvenuto ad una primaverile bicicletta, tra il fruscio di una maglietta, i tubolari di seta, il frullo di una vela sul mare.