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Aumenta la Tari a Imperia e il sindaco in consiglio annuncia: “La città ora è più pulita”

23 marzo 2017 | 00:41
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Aumenta la Tari a Imperia e il sindaco in consiglio annuncia: “La città ora è più pulita”

Il 27 aprile, tra l’altro, scade l’ennesima proroga alla Teknoservice, probabile che dal Comune arrivi la decisione di riconfermare l’incarico all’azienda di Piossasco

Imperia. Era nell’aria e diventerà realtà. L’amministrazione, attraverso il consiglio comunale di questa sera, ha deciso di ritoccare le tariffe della Tari, almeno per l’1%, aumento dovuto per sopperire ai costi del trasferimento in discarica (costo di conferimento 2 mln e 300 mila euro).  Prevista tuttavia una riduzione dello 0.5% per le attivitá produttive.

In sostanza si pagherà di più perché i rifiuti depositati nei contenitori dell’immondizia vengono conferito in maniera non idonea dagli imperiesi. Spesso la carta viene gettata nell’indifferenziata, l’organico nell’indifferenziata e la plastica tra carta e vetro.

Ma ecco che il sindaco Capacci ha sostenuto che “la città ora gli sembra più pulita”. Altra riflessione per trovare una giustificazione al problema: “Nessun candidato sindaco si sarebbe mai immaginato in campagna elettorale di trovarsi in un’emergenza rifiuti pesante – ha sottolineato Carlo Capacci – La situazione è diventata insostenibile tanto che dopo il caso Tradeco siamo riusciti a rescindere il contratto e si doveva trovare e l’abbiamo trovata un’alternativa. Abbiamo fatto una ricerca di mercato e trovato un’azienda con una buona offerta. Ora ci affidiamo al gruppo di lavoro rifiuti zero che dovrà spiegare come funziona la differenziata ai cittadini. Nel frattempo la settimana prossima- ha anticipato Capacci- sarà approvata una delibera in giunta che impegnerà il dirigente nella ricerca di alcune aziende specializzate per poi passare all’ultima fase per capire se è meglio procedere in house, come auspico, oppure se affidare il servizio ad una società commerciale. E per fare queste valutazioni ci vuole tempo e per questo motivo, lo dico chiaramente, continuerò a firmare ordinanze sottolineando che ho la coscienza apposto”.  

Da ricordare, tra l’altro, che il 27 aprile scade l’ennesima proroga alla Teknoservice. Dunque è probabile che dal Comune arrivi la decisione di riconfermare l’incarico all’azienda di Piossasco.  

consiglio comunale imperia

Per la cronaca l’addizionale che è stata appena approvata andrà a colpire indistintamente tutti i cittadini. Aumento della tassa che avverrà senza che venga attivato il servizio porta a porta che a questo punto ricadrà sul bilancio 2018.

Gli utenti del capoluogo, famiglie e imprese cominceranno già a pagare di più nei prossimi mesi con la possibilità di pagare in una o quattro soluzioni. Tutto in attesa della vera e propria stangata prevista per la partenza del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti che sarà  molto più costoso e dispendioso.

Sistema che però, a detta dell’amministrazione, è ritenuto più efficace e che dovrebbe portare benefici economici non solo ambientali a partire dai prossimi anni. “Ma non raggiungere il 65 % della differenziata costa ai cittadini 200 mila euro di penali”, ha detto Giuseppe Fossati di Imperia Riparte e secondo Fossati “c’è un’ordinanza firmata dal sindaco che impone alla Teknoservice di raggiungere il 45 % e non il 65% per evitare così altre penali e pasticci, ma la situazione resta comunque da risolvere”. 

“L’amministrazione comunale si deve vergognare perché va avanti con ordinanze e proroghe”, ha tuonato Mauro Servalli (Ibc).  Per Fossati Imperia Riparte poi vi è una certezza: “Questa amministrazione non affiderà nessun servizio definitivo. E allora l’auspicio è quello che voi non lasciate una bomba innescata alla prossima amministrazione”. Piera Poillucci (Forza Italia) ha offerto una visione diametralmente opposta dal sindaco: “La città è sporca, basta girarla la città. I servizi sono ineccepibili e sembra di essere a Ginevra”.

Per Imu, Tasi e Irpef, almeno questa è una conferam, non ci saranno variazioni.