Artigiano sanremese si trasforma in stalker e minaccia di uccidere il figlio di 4 anni

Il giudice Rainieri ha disposto una perizia sull’eventuale pericolosità sociale: a fine mese il processo
Sanremo. In carcere a Imperia ha tentato il suicidio e quindi è stato trasferito in un altro penitenziario. Solo pochi giorni fa il giudice del tribunale di Imperia Massimiliano Rainieri ha disposto una perizia sull’eventuale pericolosità sociale affidando l’incarico al professor Gabriele Rocca, specialista in psicopatologia forense, di Genova. Perizia che sarà depositata entro la fine del mese quando poi si terrà il processo con la formula del rito abbreviato.
La storia è di un artigiano cinquantenne, molto conosciuto nella città dei fiori, diventato stalker dopo che la moglie, era il mese di settembre stanca della situazione che si viveva tra le mura domestiche ha deciso di allontanarsi e di andare a vivere dai suoi genitori. Una decisione che però l’artigiano non ha per nulla digerito tanto che addirittura avrebbe minacciato di uccidere il figlioletto di appena 4 anni e poi togliersi la vita.
Un dramma familiare che alla fine è culminato con l’arresto dell’uomo che, trasferito nel carcere genovese di Marassi, ha dovuto vedersela con altri detenuti che avevano saputo di aver minacciato anche il figlio. Il suo avvocato, il sanremese Giulio Bettazzi, è categorico: “La mia assistita viveva un vero e proprio dramma. Insultata sul lavoro quando lavorava con il coniuge e perseguitata quando aveva deciso di allontanarsi da lui e andare a vivere dai genitori”. Una storia che ora è finita davanti al giudice che, appunto a fine mese, deciderà le sorti dell’artigiano della città dei fiori.