Aldo Amoretti, un sanremese che porta nel mondo la nostra italianità: “Io, da architetto a fotografo finalista di Architizer A+Award”

24 marzo 2017 | 09:32
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Aldo Amoretti, un sanremese che porta nel mondo la nostra italianità: “Io, da architetto a fotografo finalista di Architizer A+Award”

Alla temeraria età di 51 anni ha deciso di reinventare il suo mestiere e, trasferitosi a Barcellona, ha fatto della sua passione per la fotografia una professione di successo

Sanremo. È l’unico italiano in finale al Premio internazionale di architettura e fotografia Architizer A+Award. È l’architetto sanremese Aldo Amoretti che, dopo una vita spesa fra carte da schizzi, porta mine e tavole di progetti, alla temeraria età di 51 anni ha deciso di reinventare il suo mestiere e, trasferitosi a Barcellona, ha fatto della sua passione per la fotografia una professione.

Arrivato nella capitale europea degli artisti, Amoretti si è infatti specializzato nella fotografia di architettura. “Desideravo poter comunicare l’essenza di un progetto con le immagini – racconta –. Mi sono laureato in architettura al Politecnico di Milano e ho fatto l’architetto per molto tempo a Sanremo. Il mio più grande amore era però la fotografia e nel corso degli anni ha voluto anche lei il suo spazio. Ho così cercato di avvicinarla all’architettura e ho scoperto la fotografia di architettura che mi ha permesso di dedicarmi alla rappresentazione di edifici, monumenti e infrastrutture tramite uno scatto”.

Le fotografie di Amoretti ricercano il rapporto tra un oggetto architettonico e lo spazio che lo accoglie, mettono a fuoco la relazione dell’oggetto di cemento con il luogo entro il quale si erge. Inquadrature frontali, mai prospettiche e senza la presunzione di imporsi come rendering fotorealistici. “Il mio nuovo mestiere di fotografo ha mantenuto molto di quello vecchio di architetto – spiega –. Del resto, le due discipline sono molto legate l’une all’altra. Gli architetti conoscono molte architetture solo attraverso le immagini, raramente le hanno studiate dal vero. Inoltre, credo che gli stili architettonici contemporanei, oggi più di ieri, siano influenzati in maniera notevole dalla comunicazione attraverso l’immagine, quindi dalla fotografia”.

Grazie all’impronta dell’architetto e al suo particolare approccio stilistico, il fotografo Amoretti è andato oltre l’uso prettamente tecnico della fotografia e “con grande soddisfazione – commenta – sono arrivato tra i finalisti del prestigioso premio internazionale di architettura e fotografia Architizer A+Award, unico fotografo italiano. Il mio reportage fotografico del Mine Zinc Museum in Norvegia, dell’architetto Peter Zumthor, è stato nominato per due premi: A+ Jury e A+ Popular Choice”. Un grande successo artistico e professionale al quale possiamo contribuire anche noi votando Aldo Amoretti al seguente link: https://vote.architizer.com/PublicVoting#/winners/2017/plus/concepts/architecture-photography-video