Al via alla 25° edizione delle “Giornate FAI di Primavera” a Taggia

23 marzo 2017 | 08:51
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Al via alla 25° edizione delle “Giornate FAI di Primavera” a Taggia
Al via alla 25° edizione delle “Giornate FAI di Primavera” a Taggia
Al via alla 25° edizione delle “Giornate FAI di Primavera” a Taggia
Al via alla 25° edizione delle “Giornate FAI di Primavera” a Taggia
Al via alla 25° edizione delle “Giornate FAI di Primavera” a Taggia
Al via alla 25° edizione delle “Giornate FAI di Primavera” a Taggia

Dalle 10 alle 18 vi sarà un affascinante itinerario nell’arte e nella storia dal titolo: “Taggia. Tra monaci e signori, contadini e mercanti, storia di una città gioiello”

Taggia. Domenica 26 marzo, dalle 10 alle 18, attraverso il centro storico e la campagna extraurbana di Taggia,
un affascinante itinerario nell’arte e nella storia dal titolo: “Taggia. Tra monaci e signori, contadini e mercanti, storia di una città gioiello”.

Per l’occasione dalle 10,30 alle 12,30 a Madonna del Canneto il Rione Pozzo presenterà un’ambientazione in costume d’epoca intitolata “giustizia è fatta”, mentre alle 17 alla ex Chiesa di S.Teresa vi sarà un concerto di Marco Bottini, Marco Moro e Carlo Grisanti ( 2 flauti + violoncello) dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo.
Inoltre saranno aperte tutte le confraternite, la compagnia delle Maddalena del Bosco sarà lungo la via del castello e sarà aperta la Chiesa di S. Lucia. Molte attività commerciali e di ristoro saranno aperte perché aderiranno alla giornata di festa. Visto che quest’anno si festeggia la 25° edizione delle Giornate: è un compleanno importante per una magnifica festa di piazza a cui gli italiani non sanno più rinunciare. Celebreremo le “nozze d’argento” tra le Giornate FAI di Primavera e gli italiani, venticinque anni trascorsi con l’orgoglio e la consapevolezza di vivere nel Paese più bello del mondo; certamente è un traguardo di cui essere fieri, ma è anche un punto di partenza: verso i prossimi venticinque anni?

“Meglio e di più, questa è la partenza verso un futuro a cui non vogliamo porre confini, verso tempi in cui questo incontro collettivo continuerà a crescere. I volontari del FAI accompagneranno gli amici del Ponente ligure alla riscoperta della bellezza che li circonda e che talvolta non è conosciuta o non viene vista. Sarà una giornata trascorsa a stretto contatto con la storia, l’arte, la civiltà e la natura della nostra terra.

Il borgo di Taggia sviluppa le sue strade, i ricchi portici, i palazzi, i luoghi della devozione tra due poli estremi di grande importanza per pregi artistici e storici: lo straordinario Convento dei Domenicani e la benedettina Chiesa della Madonna del Canneto. Il tutto ai piedi delle rovine, appena ricomposte del Castello e attorno le fasce coltivate a taggiasca.

Nello spazio compreso tra questi tre fulcri, che per noi saranno al tempo stesso limiti territoriali ma anche, soprattutto, temporali, l’uomo, con la sua cultura, la sua devozione ed il suo potere economico ha lasciato tracce di civiltà tutte da interpretare. La Taggia dei Clavesana e poi quella genovese saranno dunque meta della nostra giornata.

Il nostro itinerario ci porterà anche a visitare lungo Via S. Dalmazzo l’ex Chiesa di S. Teresa e una parte dell’ex concento di S. Teresa in corso di restauro, e oltre l’Argentina, attraverso lo straordinario ponte romanico a 16 arcate la Villa Curlo al Ponte e il suo giardino, già aperta al pubblico dal FAI nella Giornata FAI di Primavera del
lontano 1997 (vent’anni fa!), recentemente oggetto di un intervento di restauro a cura dell’Amministrazione comunale. E ancora su questa sponda, più a sud, si troverà la piccola cappella privata di San Martino che, discretamente, dialoga con la più importante Madonna del Canneto, insieme parlando di Monaci Benedettini, della coltura degli ulivi e delle antiche devozioni campestri.

Quest’anno i visitatori potranno avvalersi oltre che degli esperti volontari del FAI dei Giovani Apprendisti
Ciceroni® dell’IIS C. Colombo di Sanremo e Taggia, secondo un itinerario libero.

In sintesi ecco i luoghi, solitamente chiusi e aperti per la giornata, che potranno essere visitati: Chiesa della Madonna del Canneto, ex Chiesa e Convento di S. Teresa, Castello, Chiesa di S. Maria della Misericordia e Convento dei Padri Domenicani, Villa Curlo al Ponte, Chiesa di S. Martino. Sono previste visite riservate agli iscritti al FAI !

C’è tanto da vedere e da condividere e l’accoglienza tabiese sarà come sempre meravigliosa: in
mattinata il Rione Pozzo allestirà una “ambientazione storica”, mentre il comune durante la giornata darà luogo a due momenti musicali nella ex Chiesa di Santa Teresa”- 
affermano gli organizzatori.

Un po’ di logistica:

Come arrivare:
A) in macchina: a Taggia si troveranno le indicazioni per i numerosi parcheggi disponibili;
B) in autobus: tra Sanremo e Taggia gli autobus sono continuativi ad una cadenza di 40’;
C) in treno, sapendo che dalla stazione di Taggia passano autobus ad una cadenza di 40’.

Dove mangiare: chi vorrà passare una giornata a Taggia troverà ristoranti e bar convenzionati.
Come sapete la Giornata FAI di Primavera non è solo finalizzata alla conoscenza dei nostri beni culturali,
ma rappresenta anche un importante momento di raccolta fondi e chiederemo di sostenere
generosamente il FAI nella sua missione.

Tutte le visite sono a contributo libero e sarà possibile iscriversi al FAI durante la giornata.
Il FAI Liguria ha realizzato il filmato “FAI e Liguria 25° primavera insieme” a cui è possibile accedere
tramite il seguente link: https://vimeo.com/20311790 e relativa password: agbstudiovideo.

Sintesi delle schede storiche che saranno disponibili per i visitatori presso ogni bene aperto

La città di Taggia fu tra la fine del Medioevo e l’inizio dell’Età Moderna il più importante centro di cultura e commercio dell’intera Liguria dopo Genova e le tracce di questo passato sono ben distribuite nell’intero centro storico tabiese.

Il castello, di proprietà comunale, sorge a monte del centro storico; controllava le comunicazioni costiere ed esisteva sicuramente nei primi anni del XIII quando per la rappresaglia genovese del 1204 è raso al suolo. La fortificazione attuale è frutto di una ricostruzione cinquecentesca che utilizzò quanto rimaneva delle fabbriche precedenti, come la torre quadrangolare e la postierla tra la torre e la cortina settentrionale; è costituita da un recinto di forma vagamente pentagonale che segue la conformazione del terreno e dal bastione cinquecentesco a pianta circolare. Probabilmente non vi erano edifici interni destinati a residenza, aveva solo funzioni difensive e militari.

Dal 2011 è stato oggetto di una campagna conoscitiva propedeutica al restauro conservativo e alla valorizzazione, con un intervento diretto della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della Liguria. La poco nota Chiesa di S. Martino sorse fra XI e XII secolo lungo la strada che fino alla fine del Settecento collegava Taggia alla costa in sponda sinistra dell’Argentina. Di probabile fondazione monastica, con facciata e portale ben conservati, rimaneggiata nel Seicento e restaurata nel 1941, ha una semplice aula unica e una piccola abside aperta da profonde monofore. Episodio significativo dell’architettura romanica del Ponente, la cappella fu ritenuta possesso benedettino, ma senza riscontri documentari.

Dal XVII secolo è di proprietà privata. Nel presbiterio si distinguono varie fasi decorative: la più antica riguarda un resto di pittura della metà del XV secolo con Adamo riaccolto nella grazia di Dio in un contesto dove sono presenti Eva, il Papa, cardinali, vescovi e frati in preghiera; sull’altro lato del presbiterio si vedono una serie di Santi (S. Caterina, S. Sebastiano et al.). Infine una terza fase dipinta nel catino absidale raffigura il Cristo Pantocratore e i simboli dei quattro Evangelisti.

Il complesso dell’ex convento e chiesa di Santa Teresa sta nella parte più alta del nucleo storico presso la porta di Barbarasa. Comprende diversi corpi di fabbrica di epoche differenti, la chiesa di Santa Teresa, un’area verde e un percorso coperto di grande fascino. Il complesso venne costruito probabilmente in tre periodi: la parte più alta, degradata ma oggetto di un intervento di risistemazione della copertura, risale al tardo Cinquecento e nel 1614 divenne sede del “Conservatorio della Visitazione”, da poco fondato da San Francesco di Sales. Nel 1660 nell’immobile fu fondato un convento di suore Carmelitane; ultima la chiesa intitolata a Santa Teresa, ultimata nel 1732. Nel 1798 il complesso passò in proprietà al Comune che vi installò alcune classi di scuole e la prigione. Dopo varie vicende il complesso restò in abbandono sino al 2006 quando il Comune di Taggia, nell’ambito del programma di recupero del centro antico, ha deciso di porre fine allo stato avanzato di degrado in cui versava a seguito del prolungato abbandono che l’ha ridotto quasi allo stato di rudere e ha intrapreso i lavori di recupero conservativo destinando la Chiesa a spazio per manifestazioni in genere culturali con possibile utilizzo ad auditorium musicale data l’ottima acustica e il Convento a Centro di documentazione e informazione sulla produzione dell’oliva taggiasca.

La chiesa della Madonna del Canneto sorge a nord dell’abitato, oltre la porta del Colletto. Romanica di origine altomedioevale indica il sito del primo nucleo abitato, Canneto, a lato del quale sorsero in epoca imprecisata il castello e il borgo di Taggia. È legata alle più antiche tradizioni del monachesimo benedettino in Riviera perché la tradizione attribuisce ai monaci di S.Dalmazzo di Pedona, presso Cuneo, la sua fondazione e la diffusione della coltura degli ulivi. Durante gli scavi del 1935 fu rintracciata, all’interno dell’attuale edificio, una breve porzione di abside appartenente alla primitiva cappella.

Modificata e ampliata nel XVI e nel XVIII secolo, fu restituita al suo aspetto medievale negli anni ’30. Deve la sua notorietà anche agli affreschi dipinti nel 1547 nel presbiterio e attribuiti a Francesco Brea, Giovanni e Luca Cambiaso, importanti per seguire la fase giovanile di Luca e la diffusione del Manierismo in Liguria.

Chiesa di Santa Maria della Misericordia e Convento dei Padri Domenicani. La decisione di edificare il complesso dei Domenicani si deve al domenicano Beato Cristoforo da Milano che predicò a Taggia nel 1459. Fu scelta Taggia per erigere un convento perché era una realtà economica vivace, un importante nodo commerciale verso il Piemonte e verso il nord Europa, le Fiandre e l’Inghilterra. Ai lavori contribuì tutta la comunità locale con denaro e manodopera; il complesso conventuale, consacrato nel 1490, rappresentò “un faro di cultura, di arte e di vita religiosa” per il Ponente ligure, per la presenza di illustri architetti e artisti di varia provenienza specie lombardi, che eressero una chiesa “moderna” sensibilmente distinta dalla tradizione tardo-gotica ligure. Vi si formò Ludovico Brea, il pittore che diede origine alla scuola di pittura ligure-nizzarda e impersonò il lento trapasso della Liguria dalle tradizioni medioevali al Rinascimento, e altri pittori liguri-piemontesi come Giovanni Canavesio; si conserva un dipinto del Parmigianino databile al 1529. La Biblioteca fu un focolaio intellettuale e di tardo umanesimo, il complesso di San Domenico rappresenta il più grande museo d’arte e di pittura della Liguria di Ponente.

La visita alla Biblioteca del Convento sarà riservata agli Iscritti FAI Villa Curlo al Ponte sorge presso la riva sinistra del torrente Argentina in una zona che ha conservato molti elementi del paesaggio rurale e dell’architettura tradizionale (ponti, acquedotti, muri a secco e il famoso ponte a sedici arcate). È una residenza aristocratica suburbana databile tra fine Settecento e inizio Ottocento, con momenti di particolare attrattiva, come il giardino all’italiana o la tardobarocca cappella gentilizia. Il Comune di Taggia ne è entrato in possesso per lascito testamentario e ha recentemente portato avanti un importante intervento di restauro delle facciate e del giardino che verrà presentato al pubblico proprio in occasione delle Giornate FAI di primavera.

Per ulteriori informazioni consultare il sito www.giornatefai.it