Al teatro Centrale si ride con la “Divina” Anna Mazzamauro, ironia trait d’union in scena

9 marzo 2017 | 19:04
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Al teatro Centrale si ride con la “Divina” Anna Mazzamauro, ironia trait d’union in scena
Al teatro Centrale si ride con la “Divina” Anna Mazzamauro, ironia trait d’union in scena
Al teatro Centrale si ride con la “Divina” Anna Mazzamauro, ironia trait d’union in scena
Al teatro Centrale si ride con la “Divina” Anna Mazzamauro, ironia trait d’union in scena
Al teatro Centrale si ride con la “Divina” Anna Mazzamauro, ironia trait d’union in scena
Al teatro Centrale si ride con la “Divina” Anna Mazzamauro, ironia trait d’union in scena

Insieme ad un gruppo di collaudati attori come Massimo Cimaglia, Giorgia Guerra, Michele Savoia e Lorenzo Venturini, con la regia di Livio Galassi

Sanremo. Tutto pronto per lo spettacolo di Anna Mazzamauro, “Divina” che andrà in scena domani sera al teatro Centrale dalle 21.15. La piéce che Anna Mazzamauro porterà sul palco assieme ad un gruppo di collaudati attori come Massimo Cimaglia, Giorgia Guerra, Michele Savoia e Lorenzo Venturini, con la regia di Livio Galassi.

Divina, il cui vero nome è Claire Bartoli, è una star della televisione. Per anni è lei che fa il buono e il cattivo tempo nell’ambiente dello spettacolo. Il suo Show è il più popolare della Tv fino a quando una mattina il suo assistente, il devoto Jean-Louis, scopre dai giornali che il programma verrà chiuso. Scoppia un vero dramma! Con mille difficoltà Jean-Louis riesce a comunicarle la notizia, e a Divina non resta altro che trovare un modo per non uscire dal mondo dello spettacolo. Il vero shock arriverà nel momento in cui si troverà a condurre insieme ad un suo vecchio amante una folle trasmissione di cucina tra pentole, casseruole e frullatori.

Anna Mazzamauro con il suo pungente umorismo ha risposto alle domande dei giornalisti su questa sua ultima fatica teatrale, una commedia francese scritta da Jean Robert Charrier, che la sta portando in giro per vari teatri del bel paese.

Quanta satira c’è all’interno di “Divina”?

“Tutti gli attori quando parlano della propria commedia, invece di parlare della commedia stessa, dicono che è una commedia divertentissima… Più che satira c’è comicità ma anche molta ironia e ci rende felici quando il pubblico lo mette in evidenza. L’ironia è quel sottile rapporto che c’è col personaggio e la comicità.”

Come giudichi lo stato di salute del teatro italiano?

“Il teatro dovrebbe andare a Sanremo per farsi curare bene (ride). Soffre un po’ di vecchiaia perchè non è confortato dalla gioventù ma il teatro è una forma di coinvolgimento che nessun altro può regalare…”

Parlando di cinema, il tuo rapporto con Luciano Salce sul set?

“Non posso dire di essere stata sua amica, a Luciano piacevano ragazze molto giovani e molto belle. Questo non è un difetto, beate quelle che potevano definirsi amiche di Salce, però la sua ironia, comicità, la sua grande intelligenza, il suo essere un regista a livello internazionale e infatti abbiamo visto la differenza che ci sono tra i primi Fantozzi e gli altri. Era un uomo ironico ma soprattutto autoironico.”