Abito bianco e lancio del bouquet, il “matrimonio” di Arisa al Casinò: “Amo Sanremo, la sua gente e il suo mare”

11 marzo 2017 | 00:04
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Abito bianco e lancio del bouquet, il “matrimonio” di Arisa al Casinò: “Amo Sanremo, la sua gente e il suo mare”
Abito bianco e lancio del bouquet, il “matrimonio” di Arisa al Casinò: “Amo Sanremo, la sua gente e il suo mare”
Abito bianco e lancio del bouquet, il “matrimonio” di Arisa al Casinò: “Amo Sanremo, la sua gente e il suo mare”
Abito bianco e lancio del bouquet, il “matrimonio” di Arisa al Casinò: “Amo Sanremo, la sua gente e il suo mare”
Abito bianco e lancio del bouquet, il “matrimonio” di Arisa al Casinò: “Amo Sanremo, la sua gente e il suo mare”
Abito bianco e lancio del bouquet, il “matrimonio” di Arisa al Casinò: “Amo Sanremo, la sua gente e il suo mare”

Dopo le tappe di Firenze, Ferrara, Bologna, Roma e Torino, ieri sera l’artista si è esibita al Teatro dell’Opera con un recital da tutto esaurito

Sanremo. È apparsa al buio, con il viso nascosto dietro un velo bianco. Fra le mani un bouquet. Poi la discesa lungo la “navata” centrale del Teatro dell’Opera del Casino intonando “Voce”. È Arisa che, ieri sera, dopo le tappe di Firenze, Ferrara, Bologna, Roma e Torino, è approdata a Sanremo con il tour teatrale “Voce 2017”.

Un recital da tutto esaurito, in cui l’istrionica artista ha catturato gli astanti alternando brani tratti da “Guardando il cielo”, il suo ultimo progetto discografico, a testi indimenticabili arrangiati per l’occasione in un’innovativa veste musicale: da Sincerità, con cui trionfò nella categoria Nuove Proposte al Festival 2009, a Controvento (2014), forse, insieme a La notte (2012), il suo più grande successo, sanremese e non.

Ad accompagnarla sul palco, Giuseppe Barbera (pianoforte e cori), Placido Salamone (chitarra), Alessio Graziani (tastiera e cori), Naif (polistrumentista e cori), Sandro Rosati (basso) e Giulio Proietti (batteria). Anche loro bianco vestiti, anche loro parte integrante dello spettacolo insieme, del resto, al pubblico.

Le performance canore di Arisa hanno infatti dato ampio spazio alla parola parlata con interazioni e siparietti in cui ha riso, scherzato, recitato, commosso e raccontato di amori felici e infelici, dolori e tradimenti, e poi ancora di democrazia, pace, Cielo e Terra. Per lei applausi scroscianti, a tempo, infiniti.

E altro non poteva essere per un’artista lanciata proprio da Sanremo. È da qui che, a soli 26 anni, con un paio di occhialoni e una frangetta sbarazzina, ha conquistato il grande pubblico. È da qui che, con cinque partecipazioni al Festival (oltre alle sopraccitate, nel 2010 con Malamorenò e nel 2016 con Guardando il cielo), ha avuto la sua definitiva e dignitosa consacrazione sulla scena musicale. Ma non solo, perché nel 2015 Rosalba Pippa – questo il nome della cantante all’anagrafe – , ha calcato il palco dell’Ariston indossando anche le vesti di valletta e co-conduttrice di Carlo Conti.

“Sanremo è sempre un’emozione fortissima – ha detto l’artista rivolgendosi alla calorosa platea del Teatro dell’Opera– . Torno ogni volta con immenso piacere. Amo la città e la sua gente. La prima cosa che faccio quando arrivo è sempre andare vedere il mare: mi piace lasciarmi inebriare dalla sua brezza”.