A Villa Faraldi i più giovani e il più anziano sono i nipotini Emanuele e Alice e bisnonno Emilio
Un paese di 400 anime sulle alture del Golfo Dianese dove la famiglia di Emilio cerca di conservare le tradizioni
Villa Faraldi. I più giovani di Villa Faraldi? Emanuele e Alice di appena due mesi. Il più anziano? Emilio, il loro bisnonno che di anni ne ha 94. Tutti e tre sono molto radicati al territorio e a quel piccolo comune del Golfo Dianese che di abitanti ne ha poco più di 400.
Presente e futuro in una unica famiglia quella di Emilio Fecchino, che aveva iniziato a lavorare consegnando i gelati su un triciclo a pedali, poi diventato artigiano e da tempo in pensione, innamorato della terra, delle sue galline e della casa dove abita in una vallata che domina il golfo di Diano Marina. Per il bisnonno e nonno di Gloria e Serena, ovvero le mamme di Emanuele e Alice, è una questione di orgoglio vivere a Villa Faraldi, un puntino nella mappa geografica al confine con la provincia di Savona.
Per Emilio è sempre una festa ogni volta che può tenere in braccio quei due cuccioli. Loro sgranano gli occhi quando vedono il novantenne seduto in cucina accanto alla stufa che funziona rigorosamente a legna. Felici di farsi coccolare.
Una storia quella dei Fecchino che assomiglia ad una fiaba, ancora più bella perché è tutto reale. Emilio, ex soldato ad Albenga, ha visto la guerra e racconta ai nipoti avventure e episodi. “E’ sempre molto lucido e ascoltarlo è una meraviglia – dice Osvaldo Salvador, artigiano edile che ha appena aperto il Bar Doria davanti al mercato coperto di Oneglia – Io sono il papà di Emanuele e sono fiero che mio figlio sia di Villa Faraldi, un paese che deve essere valorizzato e salvaguardato. Emanuele e Alice ci proveranno grazie ai preziosi insegnamenti di Emilio. Quando li tiene in braccio loro ascoltano e non piangono. Hanno capito che è un grande personaggio del paese”, sorride.
E’ la domenica il giorno in cui tutta la famiglia si riunisce: una festa per tutti. Ma vedere i bimbi e il bisnonno insieme è straordinario. “Fa tenerezza vederli in braccio a Emilio – racconta ancora Osvaldo – e poi è un onore sapere che i nipoti e lui sono i più giovani e il più anziano del paese. Siamo una famiglia che ama le proprie radici e cerchiamo di conservarle a lungo”.