A Imperia all’opera il “dream team” degli immigrati, il loro allenatore è Daniele Cimino
Imperia. Prima avevano visto solo guerra e miseria, ora si sono trasformati in artigiani, coltivatori diretti e imbianchini e quindi volontari a disposizione della città. Yaya, Okeke, Samuel e Ernest sono quattro ragazzi arrivati dalla Nigeria, dal Mali e dal Ghana dopo aver attraversato mare in tempesta e subito violenze. Ad Imperia hanno trovato una nuova vita lasciandosi alle spalle povertà e soprusi. A seguirli passo passo in tutti gli interventi è Daniele Cimino, tecnico del Comune, diventato padre, amico e allenatore del “dream team” internazionale dei ragazzi africani, giovani di cultura e provenienza diversa che però si sono messi al lavoro seguendo i suoi consigli.
Una squadra internazionale impegnata in lavori socialmente utili a favore della collettività ospitante. Il progetto avviato dai servizi sociali diretti dalla dottoressa Sonia Grassi volto a facilitare una migliore integrazione dei migranti nel contesto sociale sta raccogliendo i primi frutti. Dopo una prima fase sperimentale i ragazzi coinvolti hanno iniziato l’attività di volontariato. Oggi erano a Moltedo dove hanno sistemato una fascia di terreno di proprietà del Comune abbandonata da tempo. Qui saranno impiantati un albero di ulivo e una bouganville per abbelire l’area.
Un team di volontari che è stato impiegato anche per la pulizia del litorale del Prino dopo le lamentele e le pressanti richieste arrivata in Municipio. L’amministrazione comunale si è dichiarata felice ed orgogliosa del progetto attuato e dell’impegno profuso dai ragazzi immigrati. L’obiettivo è quello di far capire alla collettività che i profughi che vengono accolti sul territorio cittadino vengono impiegati in lavori rivolti a migliorare la vivibilità cittadina. “E’ un dovere di un paese civile accoglierli e nel frattempo integrarli”, sottolinea il sindaco Carlo Capacci.