Sanremo. Impegno degli operatori ecologici sprecato a causa di inciviltà e vecchi cassonetti
L’encomiabile lavoro degli operatori ecologici per ripulire ogni notte le ultime isole ecologiche. Mancano anche i coperchi, rifiuti sparsi dal vento ed esposti all’acqua
Sanremo. Se qualcosa emerge chiaro nella confusione che si è creata con l’avvio del sistema di raccolta differenziata porta a porta, è l’impegno degli operatori ecologici di Amaie Energia per sopperire ai disagi creati dal nuovo sistema.
Complici una certa disorganizzazione del servizio nella fase di avvio e la maleducazione e disinformazione di una parte della cittadinanza, le poche isole ecologiche rimaste in città diventano piccole discariche a cielo aperto nelle quali i cittadini conferiscono in modo disordinato ogni sorta di rifiuto, compresi mobili ed elettrodomestici di grosse dimensioni.
In queste isole ecologiche la differenziazione viene puntualmente rovinata dal conferimento selvaggio di ogni tipo di rifiuto, un problema che ha già causato il respingimento di alcuni carichi di differenziata dai centri destinati ad accoglierla.
In questo scenario spicca il lavoro degli operatori ecologici che ogni giorno si ritrovano a dover ripristinare lo stato dei luoghi. Oltre allo svuotamento dei bidoni, che poco hanno a che vedere con una vera differenziata, le isole ecologiche vengono pulite in modo ineccepibile, anche se in alcuni casi la società incaricata del servizio dovrebbe predisporre lavaggi più frequenti.
Le foto allegate mostrano alcune situazioni fotografate la sera precedente e la mattina successiva al passaggio degli operatori ecologici. Dovere, si dirà, ma è innegabile che il lavoro da svolgere si complica non poco a causa della inciviltà di alcuni, senza contare che poche ore dopo la pulizia cominciano ad ammucchiarsi nuovamente i rifiuti in modo selvaggio.
Una situazione che sottolinea una certa disattenzione delle leve di comando dell’azienda incaricata del servizio perchè nonostante la disponibilità di tutti i cassonetti ritirati dal centro, nelle isole ecologiche rimangono operativi i cassonetti più vecchi e distrutti: le scritte per aiutare gli utenti a districarsi nella differenziata sono praticamente illeggibili ovunque e nelle ore serali è difficoltoso a volte anche distinguere i colori sbiaditi dei cassonetti. E’ vero che molte isole verranno smantellate in tempi relativamente brevi, ma anche solo per qualche mese sarebbe buona cosa mettere in gioco i cassonetti in buone condizioni che sicuramente ci sono nei depositi del comune.
Non è cosa da poco: molti cassonetti, ed è purtroppo una vecchia consuetudine, sono privi del coperchio o lo stesso è bloccato in posizione aperta perchè rotto: questo fa sì che la carta, ad esempio, resti esposta al vento che la trascina ovunque e sopratutto alla pioggia che rovina il carico. Senza contare che nel caso dei cassonetti di indifferenziata conferire in discarica il carico bagnato equivale ad aumentarne il peso e quindi i costi.
Insomma, da una parte i ritardi dell’azienda e molti cittadini che ancora non hanno capito come funziona la raccolta porta a porta, dall’altra il lavoro degli operatori ecologici che in qualche modo fanno si che all’alba la città torni presentabile.
I disagi attuali resteranno, si spera, solo un ricordo ma gli accorgimenti di cui abbiamo parlato sono realizzabili in una giornata di lavoro: l’impegno degli operatori ecologici non basta, spetta al comune chiedere all’azienda partecipata di intervenire.