Ventimiglia, “legionella” nei bagni della stazione. Le domande alle autorità competenti della lettrice Ivana

10 febbraio 2017 | 15:53
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Ventimiglia, “legionella” nei bagni della stazione. Le domande alle autorità competenti della lettrice Ivana

“Chiedo perchè le istituzioni, l’Asl, la Prefettura non hanno attivato dei servizi chimici?”

Ventimiglia. Una nostra lettrice, Ivana, ci scrive in merito al caso di “legionella”, il cui batterio è stato trovato nei servizi igienici della stazione ferroviaria. Di seguito pubblichiamo il testo della sua lettera, nella vengono poste diverse domande alle autorità competenti.

“Ho letto l’articolo Ventimiglia, bagni chiusi in stazione per presenza di “legionella” pubblicato su Riviera 24 in data 8 u.s. Un articolo chiaro, esposto correttamente che non induce ad interpretazioni personali e fuorvianti.
Un articolo che informa senza sviluppare allarmismi, paure e/o panico collettivo. Una informazione dovuta nella trasparenza e nella serietà professionale.

I bagni delle Ferrovie dello Stato, aperti al pubblico, come le fontanelle dell’acqua all’interno della stazione sono stati chiusi.

Da semplice cittadina che vive in Ventimiglia, che si occupa di cittadinanza attiva ed agita, a livello di volontariato gratuito, non posso rimanere in silenzio e mi sorgono spontanee alcune riflessioni e domande sulla situazione.

Senza entrare nel panico personale e senza diffonderlo a livello collettivo pongo le seguenti osservazioni e domande:

a) la chiusura dei servizi nella stazione pare si sia estesa anche per i servizi dei lavoratori e delle lavoratrici che svolgono attività diverse e non solo dipendenti delle Ferrovie;

b) da giorni il Centro di accoglienza della Croce Rossa ha “espulso” i migranti per lavori di ristrutturazione. I migranti sia in transito, sia presenti da tempo nella città, ora si sono rifugiati nella stazione: bivaccano, mangiano, dormono ammassati per terra nonostante la stagione fredda. Si ripetono situazioni già vissute in questa città. L’ammassarsi di tante persone nel centro ferroviario e la temporanea CHIUSURA dei SERVIZI delle Ferrovie dello Stato creano una situazione fortemente problematica per tutta la cittadinanza.
Chiedo perchè le istituzioni, l’Asl, la Prefettura non hanno attivato dei servizi chimici? Perché non c’è una rete di interventi collegata a favore dell’igiene, dell’ambiente, del territorio, del sociale?

c) Ventimiglia ha già vissuto situazioni complesse e si era dotata di servizi igienici chimici, proprio vicino alla stazione, che tamponavano una situazione di emergenza.Perché non si sono installati e non vengono usati in questa situazione?

d) Le persone che non possono usare i servizi igienici si rivolgono ai bar. In alcuni locali viene vietato l’accesso ai servizi; in altri, viene chiesto il contributo di un euro. Le conseguenze sono gravi: molte persone sporcano nei vicoli, per le strade, nei giardini, nei parcheggi, favorendo il diffondersi di infezioni e gravi problemi igienici. Tutto ciò crea notevoli tensioni, insofferenze ed intolleranze nelle relazioni con le persone in quanto vengono meno le condizioni essenziali per una convivenza civile e rispettosa.

e) Il batterio della legionellosi si contrae per via aerea, nell’acqua si combatte con il cloro. Domando: l’acquedotto pubblico monitorato a tutela della salute delle persone ci garantisce in questa situazione controlli specifici in tutto il territoreio e non solo nell’area stazione? Ma se sono stati chiusi “per precauzione” i servizi pubblici delle Ferrovie perchè i servizi pubblici della Asl, della Caritas, degli Enti locali non hanno ricevuto lo stesso trattamento “temporaneo” di chiusura per la sanificazione? I bagni pubblici, distribuiti su tutto il territorio cittadino perchè sono esclusi dalla sanificazione pubblica?

Grazie a Riviera 24 per l’attenzione. Sono fiduciosa di potere leggere le risposte delle Autorità che nutrono i diritti di cittadinanza con trasparenza anche grazie alla partecipazione condivisa delle cittadine e dei cittadini nelle attività e nei progetti sociali. E’ auspicabile che non vengano meno informazioni chiare ed inteventi umani e civili appropriati al fine di garantire una convivenza rispettosa delle differenze e delle diversità.

Grazie dell’attenzione”