Ventimiglia, bagni chiusi in stazione per presenza di “legionella”

8 febbraio 2017 | 11:18
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Ventimiglia, bagni chiusi in stazione per presenza di “legionella”
Ventimiglia, bagni chiusi in stazione per presenza di “legionella”
Ventimiglia, bagni chiusi in stazione per presenza di “legionella”

Sanificazione in corso

Ventimiglia. Questa mattina i servizi igienici della stazione ferroviaria della città di confine sono stati chiusi dalla società che gestisce le stazioni per conto delle Ferrovie dello Stato per la presenza del batterio della “legionellosi” riscontrata in seguito a controlli e prelievi effettuati periodicamente. Oltre ai bagni, sono state chiuse le fontanelle dell’acqua presenti all’interno della stazione. E’ in corso la sanificazione dei bagni.

Al momento non si segnalano casi accertatati di persone che hanno contratto il batterio: la chiusura di servizi igienici e fontanelle dell’acqua è stata dunque disposta a titolo precauzionale.

Nel portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica a cura del Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell’Istituto superiore di sanità si legge: “La Malattia del Legionario, più comunemente definita legionellosi, è un’infezione polmonare causata dal batterio Legionella pneumophila, il cui nome significa appunto “Legionella amante dei polmoni”. Il genere Legionella è stato così denominato nel 1976, dopo che un’epidemia si era diffusa tra i partecipanti al raduno della Legione Americana al Bellevue Stratford Hotel di Philadelphia. In quell’occasione, 221 persone contrassero questa forma di polmonite precedentemente non conosciuta, e 34 morirono. La fonte di contaminazione batterica fu identificata nel sistema di aria condizionata dell’albergo”.

Fonti di infezione, modalità di trasmissione e fattori di rischio:“La legionellosi è causata nel 90% dei casi dal batterio Legionella, del quale sono state identificate più di 50 specie diverse suddivise in 71 sierotipi. Le legionelle sono presenti negli ambienti acquatici naturali e artificiali: acque sorgive, comprese quelle termali, fiumi, laghi, fanghi, ecc. Da questi ambienti raggiungono quelli artificiali, come condotte cittadine e impianti idrici degli edifici, quali serbatoi, tubature, fontane e piscine, che possono agire come amplificatori e disseminatori del microrganismo, creando una potenziale situazione di rischio per la salute umana. La legionellosi viene normalmente acquisita per via respiratoria mediante inalazione, aspirazione o microaspirazione di aerosol contenente Legionella, oppure di particelle derivate per essiccamento. Le goccioline si possono formare sia spruzzando l’acqua che facendo gorgogliare aria in essa, o per impatto su superfici solide. La pericolosità di queste particelle di acqua è inversamente proporzionale alla loro dimensione. Gocce di diametro inferiore a 5µ arrivano più facilmente alle basse vie respiratorie. Sono stati inoltre segnalati in letteratura casi di legionellosi acquisita attraverso ferita. Non è mai stata dimostrata la trasmissione interumana della malattia”.