Trasporti, Berrino a De Ferrari: “Tavolo tecnico aperto a comitati e associazioni rappresentativi di pendolari e consumatori”

24 febbraio 2017 | 09:26
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Trasporti, Berrino a De Ferrari: “Tavolo tecnico aperto a comitati e associazioni rappresentativi di pendolari e consumatori”

“Dai 5 Stelle le solite critiche campate in aria di chi non sa neppure di cosa si stia parlando”

Genova. “L’attuale amministrazione regionale è stata la prima, dopo tanti anni, ad aver puntato sulla partecipazione e sulla trasparenza nei processi decisionali che riguardano il servizio ferroviario in Liguria. Il tavolo tecnico è aperto a tutti comitati e a tutte le associazioni rappresentative dei pendolari stessi e dei consumatori: le critiche sollevate dal consigliere De Ferrari sono a dir poco ridicole, proprie di chi non sa nulla sull’argomento e che riporta polemiche campate in aria, pur di non perdere occasione di parlare”. Lo dichiara l’assessore ai Trasporti Gianni Berrino, rispondendo alle dichiarazioni del consigliere del Movimento 5 Stelle De Ferrari in merito ai contenuti della commissione trasporti che si è svolta questa mattina in Consiglio regionale.

“Come ho detto in commissione – spiega l’assessore Berrino – il tavolo con comitati e associazioni è, per sua stessa definizione, tecnico in quanto sede deputata al confronto per individuare soluzioni tecniche praticabili per efficientare il servizio su ferro e rispondere alle richieste dei pendolari. Evidentemente il consigliere De Ferrari non ha neppure compreso le funzioni e gli obiettivi per cui il tavolo è stato istituito. Personalmente, come ho ribadito in commissione, credo molto nell’utilità del tavolo tecnico da cui, in questo anno e mezzo di lavoro, sono scaturite critiche costruttive e proposte serie, attraverso un confronto franco e aperto, per il miglioramento del servizio ferroviario”.

“Per questo – conclude – sono impegnato fortemente in una sempre maggiore valorizzazione del tavolo stesso, perché sia davvero rappresentativo dei territori e delle reali esigenze dei pendolari, da sottoporre poi a Trenitalia e Rfi, e non, come probabilmente vorrebbe De Ferrari, l’ennesimo luogo dove dare sfogo a sterili discussioni della peggiore politica”.