Studi medici aperti il sabato, dal 4 febbraio anche in provincia di Imperia

3 febbraio 2017 | 11:07
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Studi medici aperti il sabato, dal 4 febbraio anche in provincia di Imperia

Ci sarà uno studio aperto in ogni Distretto Sanitario

Sanremo. Sabato 4 febbraio in provincia di Imperia saranno attivi, con una apertura straordinaria, tre studi di Medicina Generale, dalle ore 9.30 alle 12.30. Si estende infatti anche alla provincia di Imperia, l’accordo siglato dall’assessore regionale alla Sanità, Sonia Viale, con i medici di medicina generale, le organizzazioni sindacali ed i referenti delle cinque Asl liguri per ampliare l’offerta di assistenza sanitaria alla cittadinanza.

“Si tratta di un progetto sperimentale di apertura degli ambulatori, per ridurre l’afflusso ai Pronto soccorso degli ospedali e garantire la continuità assistenziale” aveva infatti dichiarato l’assessore e vicepresidente della Regione, Viale in occasione della presentazione del progetto.

Per la provincia di Imperia sabato 5 febbraio saranno attivi i seguenti ambulatori:

Distretto di Imperia, a Imperia, in via della Repubblica 9, dr. Giovanni Amoretti, dalle ore 9.30 alle 12.30;

Distretto di Sanremo, a Sanremo, in Via Matteotti 144 (studio Dr. Granieri) dr. Riccardo Agati, dalle ore 9.30 alle 12.30;

Distretto di Ventimiglia, a Ventimiglia, in Via Cavour 26, dr. Carlo Piero Trucchi, dalle ore 9.30 alle 12.30.

Agli ambulatori potranno accedere gratuitamente, presentando il libretto sanitario, tutti i cittadini residenti nel distretto di riferimento. I certificati di malattia potranno essere rilasciati solo per la giornata del sabato e della domenica. Ai cittadini non residenti in regione Liguria verrà richiesto il pagamento di un compenso per il medico pari a 15 euro (come previsto dall’art. 57 dell’Accordo vigente per i medici di medicina generale).

“Stiamo raccogliendo le adesioni dei medici che vorranno aderire all’iniziativa nei prossimi mesi- precisa il direttore generale, Marco Damonte Prioli e a breve stileremo un calendario delle aperture per i primi sei mesi dell’anno. L’integrazione tra l’ospedale ed il territorio è uno strumento fondamentale per rispondere ai bisogni di salute dei cittadini, e in questo caso la medicina territoriale è uno dei servizi più idonei per migliorare la qualità del servizio e della presa in carico dei pazienti”.