Sport e legalità, due mondi lontani ma vicini

15 febbraio 2017 | 16:53
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Sport e legalità, due mondi lontani ma vicini
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Sport e legalità, due mondi lontani ma vicini
Sport e legalità, due mondi lontani ma vicini

In onore della terza giornata del Festival della legalità ospiti a Sanremo Bergamini e Impastato

Sanremo. Da tre giorni ormai si porta avanti il progetto sulla legalità al Casinò di Sanremo. Oggi, ospiti nella città dei fiori Giovanni Impastato e Donata Bergamini, accompagnati da Fabrizio Prisco. L’argomento? Sport e legalità. Due mondi che vanno a braccetto per le strade. Sono grandi le emozioni provate da Giovanni Impastato, il quale afferma: “E’ come se continuasse il dialogo con lui”. Il dialogo con un ragazzo desideroso di giustizia e legalità, nato nella famiglia sbagliata. Il vero dialogo, quello iniziato dopo la morte di Peppino e continuato con le domande dei ragazzi oggi. “Mi sento più tranquillo con me stesso perchè ritengo di aver fatto qualcosa di positivo, di aver svolto un ruolo educativo”.

Così Impastato definisce il suo rapporto con i giovani. Afferma di aver visto dei cambiamenti nei ragazzi durante gli anni, dopo aver raccontato la storia di Peppino. Portata in giro per l’Italia da chiunque gli fosse stato accanto, rimarrà sempre nella memoria di tutti. Come dice il fratello, queste esperienze educano le nuove generazioni a fare del loro meglio. Fa eco anche Fabrizio Prisco, del resto, dopo l’uscita del suo secondo libro “Campioni per sempre”, è una raccolta di 15 storie di campioni scomparsi tragicamente nel mondo calcistico. “Esso nasce da un senso d’inquietudine verso il mondo sportivo oggi. Lo sport è portatore di ideali”. Così nasce questo libro, da un desiderio di riportare a galla vecchie storie a rischio di scomparsa. Attraverso un lavoro lungo e continuato, si arriva ai racconti di sportivi dal punto di vista della loro umanità. Prisco sceglie proprio il calcio per un motivo personale. Il suo amore per questo sport fin dalla tenerà età, con l’interessamento per la sua storia. “I ragazzi di oggi purtroppo sono presi dal presente e vedono il passato come qualcosa di inutile”.

Poi svela un altro motivo della scelta del calcio. Sfruttando il calcio, Prisco riesce così a interessare i ragazzi. Spera che facendo conoscere ai giovani personaggi reali, loro possano crescere come ragazzi consapevoli. Afferma che il passato può solo farci capire come comportarci in futuro. “Non ci si deve mai piegare di fronte a quelli che non sono i nostri principi”. Ecco un’altra affermazione che lascia il segno. Così la signora Bergamini spiega che il giovane non si deve arrendere, ma deve lottare. Cosa spinge i giovani ad arrendersi oggi? Lei risponde così: “Sicuramente il sistema, tutte le cose negative che il giovane assimila, perchè è più facile assimilare la negatività che la positività”. Lei parla così ai giovani, con tanta rabbia nel cuore per tutte le menzogne che le sono state raccontate.

(articolo scritto dalle stagiste dell’istituto “Amoretti” Eleonora Reggiani e Elisabetta Mazzocchetti)