Seimila migranti da ospitare in Liguria, ma il numero potrebbe aumentare ancora
Si cerca una soluzione con la quale i Comuni possono gestire l’accoglienza senza subire assegnazioni imposte dalle Prefetture
Imperia. Seimila migranti da ospitare in Liguria, ma il numero potrebbe aumentare ancora tenuto conto del fatto che gli sbarchi sulle coste meridionali della Penisola non si sono mai arrestati. Di questi almeno 843 sono destinati in provincia, ora sono 191.
Sindaci della Riviera riuniti oggi in Provincia per parlare con Pierluigi Vinai, direttore regionale dell’Anci, dell’emergenza profughi.
Un tema caldo, caldissimo, in una provincia come quella di Imperia che già deve fare i conti con l’emergenza, mai risolta di Ventimiglia dove i migranti da mesi ormai vorrebbero oltrepassare il confine.
Anci Liguria ha presentato oggi la propria proposta di gestione dell’accoglienza migranti. Per esprimersi sulla proposta, la stessa associazione che rappresenta 231 Comuni sul totale dei 235 dei Comuni liguri, oltre alle Unioni di Comuni, alle Province e alla Città Metropolitana ha convocato in assemblea tutti i sindaci.
“A chi sostiene che la nostra proposta non è stata condivisa dalla maggioranza dei Sindaci, voglio ricordare che in tutti i meccanismi assembleari, una volta raggiunto il quorum dei presenti necessario alla validità delle votazioni, la decisione presa è rappresentativa della totalità dell’Associazione – spiega Pierluigi Vinai, direttore generale di Anci Liguria – Abbiamo costantemente interloquito con gli amministratori locali, con tutti i mezzi a nostra disposizione, per renderli partecipi della posizione politica e operativa su un tema straordinariamente importante e strategico. Quella che è emersa è la volontà di non subire più il fenomeno dei migranti, ma di volerlo gestire, nell’interesse primario dei cittadini”.
Anci Liguria ha ottenuto un mandato sui criteri metodologici per gestire i flussi dei migranti: principalmente la ripartizione sulla base di aree omogenee e il passaggio dai Centri di Accoglienza Straordinaria al sistema Sprar, attraverso cui i Comuni possono gestire l’accoglienza senza subire assegnazioni imposte dalle Prefetture.
Di certo il perimetro delle aree omogenee e le relative quote di attribuzione devono necessariamente tenere conto delle specificità dei territori e di alcuni casi eccezionali, come quello di Ventimiglia, su cui Anci Liguria, insieme ai Prefetti e alla Regione, ha ribadito al Viminale la richiesta di inserimento nel computo delle quote di assegnazione. Resta inoltre ferma la volontà di non oltrepassare la soglia dei 6.043 migranti, fissata dal Piano Nazionale di Riparto, oltre la quale Anci Liguria si opporrà con tutte le sue forze, attraverso l’interruzione di qualsiasi attività concertativa e negoziale e intraprendendo tutte le manifestazioni di protesta che saranno ritenute necessarie dai sindaci.