#sanremo2017, Zucchero super ospite per la prima volta sul palco dell’Ariston



Aprirà la kermesse con “Ci si arrende”, “Partigiano reggiano” e infine proporrà “Miserere” in memoria di Pavarotti
Sanremo. Per la prima volta Zucchero sarà il super ospite del Festival di Sanremo. “Domani sera apro la kermesse con “Ci si arrende”, poi farò una versione più allungata di “Partigiano reggiano” e infine proporrò un duetto particolare in memoria di Pavarotti con “Miserere” – svela il cantante – “Domani porto tre bestie di musicisti straordinari con me”.
Dopo trent’anni domani tornerà sul palco dell’Ariston. Sono lontani i tempi di “Donne”, il brano che lo lanciò: “Nonostante cercassi di passare inosservato, arrivai a Sanremo con “Donne” e quando mi classificai penultimo sono scappati tutti. Avevano paura di incontrare il mio sguardo. Avevo deluso tutti e così sono tornato a casa triste da mia moglie e mi sono messo a letto”.
“Sanremo è rimasto uguale a com’era ed è un bene. Ero rimasto un po’ male forse dalla mia esperienza e forse per questo non sono tornato – racconta – Ho dato più io a Sanremo o viceversa? Non saprei. Io ho dato le canzoni che ho scritto per Sanremo. Diciamo che siamo pari”. “Se venissi al Festival con Vasco perdiamo di sicuri, perché è un sistema diverso, non ha niente a che fare con il business – dice il cantante – E’ lo specchio dell’Italia modificato in positivo per dare fiducia e speranza. Io e Vasco facciamo un genere diverso. Non è facile votare una canzone dopo averla sentita una volta o due, uno magari vota perché ama il cantante. Votano il nome più conosciuto o che hanno visto di più non per l’interpretazione o la canzone. Se ci fosse la possibilità si dovrebbe presentare la canzone prima e magari dopo un mese votare, ma così facendo non sarebbe più Sanremo”.
Sui giovani che provengono dai talent afferma: “Dio benedica i giovani con tutto il cuore, perché in questi anni non ci sono più tante occasioni dove un giovane può promuovere la sua canzone, quando dicono che a me non piacciono i talent non è vero. Al massimo posso essere contrario a come li tirano su perché li rende uguali”.
“Non ho mai pensato di mollare, ma c’è stato un momento della mia vita, quando ero sposato da giovane con una bimba in cui ho pensato di dover trovare un lavoro che mi avrebbe dato un mensile. Ero disposto a fare di tutto, ma grazie a Dio, per mezzo delle radio, le mie canzoni hanno cominciato a fruttare – racconta Zucchero ripensando al passato – Sono andato a Roma per fare la prima tournèe ma chi me l’aveva proposto era sparito e così sono tornato a casa e mi sono buttato su “Donne”, che poi ha avuto un grandissimo successo. Ero molto puro, volevo farmi notare ed ero senza pudore, riguardandomi mi faccio molta tenerezza. Ero riuscito, mi ricordo, ad avere uno sponsor e quindi ero andato con uno zuccotto alla finale. Ho fatto le prove e dopo mi chiama e mi fa “io ti metto fuori” se lo indossi in diretta e quindi mi sono tolto lo sponsor. E così non sapendo cosa fare visto che mi servivano i soldi, dopo molta indecisione, ho messo quello con lo sponsor e sono andato in finale, tanto ormai non mi poteva mandare fuori, visto che ero in diretta. Questa è la fame”.
Per il futuro invece ha già in ballo molti progetti: nel 2017 porterà in tutto il mondo le canzoni di “Black Cat” e i suoi più grandi successi, arrivando anche in Nord America, Sud Africa, Australia, Nuova Zelanda, Giappone e in Europa per i grandi festival. A maggio sarà di nuovo protagonista nell’anfiteatro veronese con 10 nuovi imperdibili show: 1-2-3-4-5 maggio e dal 21 al 25 settembre per un totale di 21 concerti. Farà ben tre concerti a New York, con un ritorno all’Apollo Theather. ” Il mio sogno è quello di continuare a cantare e a fare quello che sto già facendo. L’importante è riuscire finché campo, fare musica in giro per il mondo cantando canzoni in italiano è il mio obiettivo” – conclude Zucchero.