#sanremo2017: Lele, Maldestro e Tommaso Pini: “Felicissimi di questo traguardo”

11 febbraio 2017 | 12:53
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#sanremo2017: Lele, Maldestro e Tommaso Pini: “Felicissimi di questo traguardo”
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#sanremo2017: Lele, Maldestro e Tommaso Pini: “Felicissimi di questo traguardo”

L’esperienza del Festival e gli obiettivi futuri dei tre cantanti

Sanremo. “In realtà io ho poche parole: sono felicissimo di questo grande traguardo. Sanremo è un grande orgoglio. Il primo pensiero va ai miei genitori e ai miei insegnati: vorrei abbracciarli perché la mia è stima sotto tutti i punti di vista –affermaLele, il vincitore delle Nuove Proposte alla 67° edizione del Festival di Sanremo con il brano “Oramai” – Mari è stata fondamentale nel mio percorso: ringrazio tutte le persone che sono state essenziali. Ringrazio anche Carlo perché ha dato una possibilità ai giovani che mai era stata data prima mettendoci in prima serata. Mi porto un ricordo bellissimo. Sono molto orgoglioso di aver condiviso il palco con Antonio. Fare televisione prima di partecipare a Sanremo mi ha dato la possibilità di essere già conosciuto, ma se non piace la canzone tutta la popolarità non serve a nulla”.

“Il primo pensiero è tanta confusione: la prima persona che mi è venuta in mente è stato il mio fratello più piccolo, Niccolo, perché adesso che ho realizzato un sogno. Non piove nulla dal cielo, perciò andiamo passo dopo passo” – continua Lele – “Ascolto canzoni di cantautore da una parte e poi quella moderna, tutta la nuova scuola dall’altra. Sono queste le due linee di ascolti principali. La linea che darò ai brani è quella della canzone portata a Sanremo, già nell’album si vede”. 

Prima di calcare il palcoscenico dell’Ariston, nel marzo del 2016, aveva partecipato al serale di Amici durante il quale scelse di concorrere per la squadra Bianca accanto a Emma e Elisa, reputando quest’ultima “più vicina al suo mondo inglese”. Lo scorso maggio inoltre uscì il suo primo album “Costruire”, che ha dato inizio al suo percorso di musicista, sostenuto anche dall’affetto dei suoi fan. E’ stato scelto poi da Elisa e da Emma come opening-act di alcune date dei rispettivi tour nei palasport, esibendosi in un set voce, chitarra e loop station. “Non  sento il prezzo del pregiudizio, so quanto ho studiato, so che il talent è solo un mezzo per essere lanciato. Questo tipo di pregiudizi non ne abbiamo. Ogni ragazzo deve essere giudicato solo per la musica che fa”. “L’uso dell’inglese era per desiderio di base, noi abbiamo il groove dentro. Mi esprimevo in inglese per dire certe cose. Voglio tentare di unire questo mondo con la musica italiana. E’ la direzione che voglio prendere. Spero di essere felice e grato di questo tipo di musica” – conclude.

Ieri sera Maldestro ha ricevuto il Premio della Critica dedicato all’indimenticabile “Mia Martini” per aver vinto con 39 voti e si è classificato secondo tra le Nuove Proposte con “Canzone per Federica”: “Stare qui e vincere questo premio è sempre stato il mio obiettivo. Torno a casa con un bagaglio pieno di umanità ed esperienza. A parte gli affetti familiari che sono scontati, il pensiero è andato alla mia squadra: siamo partiti dalle cantine e siamo arrivati in alto. Sono ragazzi straordinari che si sono messi in gioco con me”. “Chi ha fatto televisione è sicuramente avvantaggiato dai numeri. Abbiamo giocato e accettato quello che è arrivato, non c’è bisogno di fare polemiche sul risultato” – dice il cantautore.

Maldestro ora che è finito il Festival già pensa al futuro:“Innanzitutto esce il disco il 24 marzo. A Sanremo si sono viste troppe meteore, soprattutto con noi tre che siamo diventai amici”. “L’importante è avere in testa un progetto chiaro: sapere dove vuoi arrivare e a chi vuoi arrivare. Sarà un disco diverso da prima si baserà sulla voglia di raccontare delle storie” – afferma Maldestro.

Riguardo alla sua esperienza nell’ambito teatro Maldestro confessa: “Non l’ho messo da parte. Credo sia l’unico posto in cui si possa raccontare la realtà. E’ il mio rifugio. Il teatro è sempre lì, ora mi concentro sulla musica, ma il mio obiettivo è di ritornare a teatro e cercare di unire la musica ad esso” – continua Maldestro – Ascolto musica francese, gente che con le parole ti faceva saltare dieci metri da terra. La mia strada da seguire è stata quella di fare almeno il tre per cento di quello che fanno loro”. “Sono contento di come è andata, per gli occhiali non è un fatto per fare il personaggio anzi è per una cosa personale, è anche una condanna tra l’altro perché dicono che sono il figlio di De Gregori” – commenta sul fatto di portare sempre gli occhiali.

Tommaso Pini ha ricevuto il Premio Lucio Dalla con 27 voti: “Mentre ieri sera mangiavo il pesce mi è arrivata la notizia. Provo una grande gratitudine, anche verso tutti quelli che hanno collaborato per realizzarlo. Ho portato un brano autobiografico in versione tecnologica: il mio genere è molto radiofonico”. “Anche il mio disco, che è uscito ieri, è coerente con il mio stile. Ora vi sarà la promozione del disco con gli store e poi il live e spero di poter girare tutta Italia” – dice Pini riguardo al futuro “Per il brano ci sono già premesse e si prospetta qualcosa di bello. L’album che è uscito ieri ne è una prova, amo sperimentare. Ho avuto la possibilità di vivere a Londra e a Stoccolma e perciò i vari influssi sono serviti perché ho avuto poi la possibilità di sperimentare. Credo che la canzone ha fatto la differenza sicuramente. Ho un bellissimo ricordo di Sanremo, sono contentissimo, l’ho sognato da un bel po’ e ce l’ho fatta. Ho fatto parte della storia della musica italiana. Ho ricevuto pure un premio. Ho perso un po’ di sonno però recupererò”. Alla fine i tre cantanti hanno ricevuto i premi che gli sono stati assegnati.