#sanremo2017: Dino promuove Mannoia, Ron e Turci e racconta di quando Louis Armstrong non voleva smettere di suonare



Eugenio Zambelli in arte Dino, racconta anche del “suo” Festival quello del 1968
Sanremo. Eugenio Zambelli in arte Dino è a Sanremo per commentare per “La vita in diretta” l’edizione numero 67 del Festival di Sanremo. Ebbene con gentilezza e disponibilità Dino si è concesso in un’intervista a Riviera24. “Non è stato un bellissimo Festival, parlo di canzoni, perchè di ospiti Ricky Martin ha fatto uno show stupendo e ieri sera ho scoperto un’artista LP, mi ha meravigliato, ha una voce stupenda. Un’intonazione magistrale, una grandissima artista.”
Quali sono le canzoni che ti sono piaciute di più?
“La canzone che mi piace è quella di Ron che quando ha cominciato l’inciso mi è venuto un frigolio nello stomaco: a me piace tantissimo ma non credo che abbia possibilità di vittoria. Mi piace molto Paola Turci come donna e come cantante, ha messo in risalto le sue doti, la sua bellezza, non è più una bambina, è molto bella e sexy. E poi c’è la Mannoia, il pezzo è bello.”
Sulla conduzione della coppia “CarloMaria”?
“La conduzione è andata molto bene perché si compensano, il dinamismo di Carlo Conti contro la flemma e tranquillità di Maria de Filippi, un bel connubio che si è impastato bene.”
Dino tu hai partecipato al Festival nel 1968 con la canzone Gli occhi miei, hai un aneddoto di quella edizione?
“L’aneddoto più grande è la mia partecipazione. Avrei potuto farne altri ma non ne ho mai voluti fare perché mi dava troppa tensione. Quell’anno ho dovuto farlo per forza e avrei dovuto cantare dopo Louis Armstrong, lui però non sapeva che doveva fare una canzone e basta, forse non glielo avevano detto. Pensava di fare uno show, non si riusciva a portarlo via dal palco, io ero nel backstage ma me la stavo facendo addosso e Louis Armstrong non si muoveva neanche a pagarlo oro, fino a quando non è entrato in scena il mitico Pippo Baudo che gli ha strappato di bocca la tromba. Poi sono entrato io e i primi 30/50 secondi sono stati di terrore ma poi dopo mi sono ripreso ed è stato un successo…”