Sanremo, il ristoratore Martino: “Il Festival che non dimenticherò mai? Quando i paparazzi sfondarono la vetrata per Morgan e Asia Argento”

8 febbraio 2017 | 11:32
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Sanremo, il ristoratore Martino: “Il Festival che non dimenticherò mai? Quando i paparazzi sfondarono la vetrata per Morgan e Asia Argento”

Il titolare della Trattoria del Porto da Nicò ripercorre il “suo” Sanremo

Sanremo. Da sempre, alzato il sipario sul popolarissimo Festival, approdo prelibato di cantanti e personaggi che vogliono fuggire le fatiche di prove ed esibizioni è piazza Bresca. Qui, tra i tanti ristoranti, ne sorge uno che dal lontano 1935 è crocevia indiscusso dei volti che hanno gremito la storia della kermesse canora. È la Trattoria del Porto da Nicò, di cui abbiano incontrato il giovane titolare Raffaele Martino, 30 anni, che ripercorre il “suo” Sanremo.

“Ho sempre vissuto il Festival all’interno del locale da tanti anni gestito dalla mia famiglia – racconta Martino con cui la Trattoria del Porto da Nicò ha raggiunto la quarta generazione –. Da quando sono bambino ho visto arrivare tanti famosi: Mike Buongiorno, Pippo Baudo, Andy Garcia, Belen Rodriguez, Albano, Enrico Ruggeri. E ancora, Ron, Gigi d’Alessio, Marco Masini, Gianluca Grignani. In questi giorni sono venuti a trovarmi Marcello Cirillo, Cristina Parodi, Marco Liorni e altri. Di ognuno di loro conservo dei ricordi molto belli. Serate simpatiche e anche frenetiche”.

“Ma senza dubbio – aggiunge il titolare – non scorderò mai un episodio. Avevo quindici anni e venivo qui ad aiutare mio papà. A cena si trovavano Morgan e Asia Argento. La presenza di questa coppia suscitò un richiamo mediatico tale, che in un lasso di tempo brevissimo una massa di giornalisti assediò la piazza”.

Per chi non se lo ricordasse, era il 2001 e il cantante milanese partecipava alla cinquatunesima edizione del Festival con i Bluvertigo nel brano “L’assenzio”.  Il suo arrivo con la compagna nel ristorante dei Martino attirò una folla accesa di paparazzi che invasero il dehors. E, cercando di acchiappare lo scatto e la battuta migliore, iniziarono a urlare, a spingersi “tanto che – prosegue Martino –  a un tratto finirono schiacciati contro la vetrata e la ruppero”. Il caos: “In dieci minuti arrivarono, altrettanto in massa, carabinieri e forze dell’ordine. Mai assistito a un qualcosa di simile, ero sbalordito, quasi shockato. Certamente l’edizione del Festival che mai e poi mai potrò dimenticare”.