Ritardi e stazioni inadeguate, i pendolari del ponente non concedono sconti a Trenitalia
Infrastrutture che presentano problemi, treni che non viaggiano in orario e i passeggeri sono sul piede di guerra
Imperia. Piove dentro la stazione di Imperia e piovono anche le segnalazioni su ritardi e materiali scadenti delle fermate del raddoppio tanto sbandierato. I bersagli dei pendolari sono la Sicurbau che ha realizzato le infrastrutture, Rfi e Trenitalia. “Inflessibili su tutta la linea”, ripete al cronista di Riviera 24.it Sebastiano Lopes, portavoce del Comitato dei pendolari Trenitalia del ponente.
In che modo vi state organizzando? “Top secret – risponde – ma vi assicuro che stiamo studiando azioni incisive. Non siamo più disposti a concedere sconti”. Il cahier de doléances è lungo un chilometro: “treni in ritardo, treni scadenti con porte che si bloccano, ringhiere della stazione che rischiano di saltare perché saldate male, rampe per disabili non adeguate”. A due mesi di distanza dall’inaugurazione delle nuove fermate del raddoppio i pendolari cominciano ad alzare i toni. Proteste vibrate sulla chat di Whatsapp, proteste sui gruppi Facebook, proteste che si raccolgono anche a bordo treno e sui marciapiedi in attesa del convoglio che ti porta al lavoro.
“Una sfilza di problemi che Rfi e Trenitalia devono risolvere. Non si può restare impassibili di fronte a situazioni delicate – dice Lopes – Le stazioni dovevano essere costruite da tecnici qualificati e attenti, da chi davvero sa costruire infrastrutture di una certa portata come il raddoppio. Hanno avuto la fretta di tagliare il nastro e ora saltano fuori i problemi. Faranno tapulli? Quasi certo. Ma ci chiediamo se tutto ciò, magari con maggiore oculatezza, poteva essere risolto”.
L’altro nodo da sciogliere sono senz’altro i ritardi: Trenitalia sostiene che l’88% dei treni viaggia rispettando i tempi. “Peccato che quel dato si riferisca però al solo nodo genovese e non al ponente. Il dato in nostro possesso parla di ritardi e lacune che si ripetono con costanza da quando la ferrovia del ponente è stata inaugurata e raddoppiata. Tutto assurdo, tutto incredibile, ma ora come detto basta sconti si passa al contrattacco”.
Tra l’altro la settimana per i pendolari non è iniziata bene, costretti ancora una volta a fare i conti con i disagi del trasporto ferroviario. Questa mattina, infatti, il treno con orario delle 7.02 da Finale Ligure e diretto a Savona e Genova è stato soppresso, ed è stato ripristinato solo alle 9,10: inoltre, il convoglio successivo, quelle delle 7:10, aveva ben 79 minuti di ritardo, con pesanti disagi per gli studenti e le persone dirette al proprio posto di lavoro, che hanno dovuto attendere oltre due ore per salire sul treno successivo.
Quello di questa mattina non è stato un episodio isolato, infatti venerdì 27 gennaio era stato soppresso il treno delle 7.10 quando viaggiava con 45 minuti di ritardo per un guasto al sistema di controllo di marcia del convoglio e ancora una volta pendolari e viaggiatori erano rimasti a piedi, in attesa di un prossimo treno utile.