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Raddoppio a ponente non omologato, “vietato” andare a 180 chilometri all’ora

17 febbraio 2017 | 14:10
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Raddoppio a ponente non omologato, “vietato” andare a 180 chilometri all’ora

La notizia è stata appresa con stupore dal Comitato utenti Trenitalia del ponente dopo pressanti richieste

Imperia. Raddoppio lumaca verrebbe da dire. Altro che velocità “supersoniche”. I membri del Comitato utenti Trenitalia del Ponente hanno ottenuto una notizia choc. “I treni tra Andora e San Lorenzo – dice Sebastiano Lopes, portavoce del Comitato – non possono viaggiare ai 180 chilometri orari perché non esiste un’autorizzazione da parte dell’Autorità della sicurezza dei trasporti. Situazione a dir poco sconvolgente che abbiamo coperto questa mattina da un funzionario della Regione”.

Chi va piano va sano e va lontano, ma con enormi disagi per i pendolari, lavoratori e studenti che si spostano da una parte all’altra della regione viaggiando appunto come lumache. “Ora sappiamo il motivo di quei ritardi ed è davvero tutto molto assurdo – dice ancora Lopes – Saranno lungaggini burocratiche? Non lo sappiamo. Intanto i treni possono viaggiare ad una velocità di 120 chilometri orari al massimo. Di qui lo sballo di molti incroci. Di tutto questo Rfi si è ben guardata di informarci”.

Proprio il Comitato più volte, infatti, aveva chiesto il perché dei ritardi e dei disservizi lungo una linea che avrebbe dovuto migliorare il servizio. “Purtroppo era una favola alla quale tutti hanno creduto – dice Lopes – Ora la notizia che abbiamo appreso è davvero difficile da digerire. Ma non possiamo certo ignorare una situazione del genere perché nel frattempo sono aumentati i biglietti ordinari e gli abbonamenti e il servizio, lo abbiamo visto tutti, lascia davvero a desiderare”.

Sui social e sui gruppi whatsapp ovviamente la notizia è stata accolta con tanta amarezza. “Siamo stanchi e stufi di essere presi in giro – dicono – Oggi tra l’altro dobbiamo fare i conti anche con uno sciopero del personale che si concluderà alle 17, ma nel frattempo pur avendo pagato gli abbonamenti, per raggiungere il posto di lavoro, ci siamo arrangiati come abbiamo potuto”.