Nidi di processionaria a Seborga e a Perinaldo, tempestivo l’intervento dei volontari della protezione civile

23 febbraio 2017 | 15:52
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Nidi di processionaria a Seborga e a Perinaldo, tempestivo l’intervento dei volontari della protezione civile
Nidi di processionaria a Seborga e a Perinaldo, tempestivo l’intervento dei volontari della protezione civile
Nidi di processionaria a Seborga e a Perinaldo, tempestivo l’intervento dei volontari della protezione civile
Nidi di processionaria a Seborga e a Perinaldo, tempestivo l’intervento dei volontari della protezione civile
Nidi di processionaria a Seborga e a Perinaldo, tempestivo l’intervento dei volontari della protezione civile

Sono stati asportati circa 50 nidi nel campo sportivo “Bruno Semeria” a Seborga e a Perinaldo lungo la strada per Negi

Seborga. I volontari della protezione civile Vallebona Seborga Perinaldo, su segnalazione di privati, hanno provveduto all’accertamento e rilevamento di alcuni nidi di processionaria su numerosi pini siti presso il campo sportivo “Bruno Semeria” a Seborga e a Perinaldo lungo la strada per Negi.

Hanno deciso di intervenire con tempestività, essendo stati localizzati numerosi nidi di processionaria, ossia una farfalla le cui larve si sviluppano sui rami e che possono arrecare gravi danni alle piante causando anche reazioni epidermiche ed allergiche a persone ed animali in caso di contatto. Sul dorso sono infatti dotate di peli urticanti a forma di arpione che hanno una funzione difensiva.

Le larve stavano uscendo dai nidi, mentre altre erano ormai vuote, per cui il processo di trasformazione era già in atto. I volontari della protezione civile Vallebona Seborga Perinaldo, Flavio Gorni e Fabio Mercenaro, hanno operato con le dovute precauzioni e un’idonea attrezzatura protettiva per evitare inconvenienti medico-sanitari: tute, caschi, guanti, scarponi.

In totale sono stati asportati circa 50 nidi senza usare pesticidi ma con interventi meccanici: taglio ed abbruciamento dei nidi al campo sportivo, lontani dalle abitazioni per evitare che il fumo dannoso potesse arrecare irritamento agli occhi delle persone del vicinato. Infine sono stati tagliati alcuni rami grandi in quanto completamente ricoperti di nidi.

“Rimangono ad oggi una decina di nidi ad altezza di gran lunga superiore alla nostra scala di intervento, si è deciso quindi, in base alle disponibilità di una ditta, di far intervenire a spese proprie un’autoscala per intervenire direttamente sui rami alti. L’intervento di asportazione dei nidi è l’unica strategia possibile per gli interventi invernali; la consuetudine di sparare ai nidi è invece un metodo inutile nonché molto pericoloso. Si consiglia comunque in caso di segnalazione, di comunicare la presenza di nidi verso il mese di gennaio, momento in cui le larve non sono ancora fuoriuscite dai nidi, e quindi vi è una maggiore riuscita sugli interventi di rimozione” – affermano i volontari.