Morto folgorato sul tetto del treno: è un giovane migrante africano, l’esame del DNA per risalire all’identità precisa

23 febbraio 2017 | 15:48
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Morto folgorato sul tetto del treno: è un giovane migrante africano, l’esame del DNA per risalire all’identità precisa

Del caso si occupa la Polfer italiana in collaborazione i colleghi della “suretè” anticrimine transalpina

A quasi una settimana di distanza dal tragico ritrovamento alla stazione ferroviaria “La Bocca” di Cannes, l’uomo ritrovato morto folgorato su un treno “TER” proveniente da Ventimiglia non ha ancora un’identità. Era lo scorso venerdì 17 e del caso si occupa la Polfer italiana in collaborazione i colleghi della “suretè” anticrimine transalpina. Gli investigatori ritengono quasi certo che il dramma si sia consumato a Ventimiglia, dove l’uomo, nell’atto di salire sul tetto, si è aggrappato al pantografo rimanendo così fulminato.

Sull’identita precisa del morto – come scrive oggi Nice matin – non si sa ancora nulla e l’autopsia non èuò dire molto a riguardo. Quel che è certo è che si tratta di un giovane (circa 20 anni) africano: uno dei tanti disperati che ogni giorno cercano in ogni modo di attraversare non visti la frontiera, anche a rischio della vita, come in questo caso o in altri che hanno visto morire migranti investiti in autostrada o travolti da un treno. Intanto, per far si che questa vittima non rimanga senza nome, la polizia francese ha inviato alla Polizia di Dogana del Centro di cooperazione (CCPD) di Ventmiglia un campione del DNA del morto per fare un controllo incrociato con i file di identificazione dei migranti registrati in Italia.